Martedì 12 Novembre 2024

Auto, case, energia Cingolani e i bluff della svolta green

ROBERTO CINGOLANI sceglie il teatrino di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, per la sua prima uscita pubblica da ad di Leonardo. E preferisce parlare delle bugie sulla transizione ecologica, sulle mosse e le battaglie da combattere in Europa, in Commissione e in Parlamento, per sventare le strategie dei Paesi del Nord su auto elettriche, biocarburanti o sulla classe energetica delle case. E per cancellare le illusioni di bacchette magiche e ricette capaci di rallentare gli effetti del cambiamento climatico ed evitare che il pianeta Terra si faccia ancora del male. "Negli ultimi 150 anni – è la premessa – siamo passati da un miliardo e mezzo di homo sapiens a 8 miliardi. La percentuale di Co2 nell’atmosfera è pari a 421 parti per milione nel 2023. Non abbiamo fatto passi avanti per raggiiungere l’obiettivo di ridurre del 55% le emissioni entro il 2030". Quella che segue è la sintesi di due ore di domande e risposte, con Helga Cossu di Sky, su ambiente, energia, clima, Pnrr e battaglie in Europa.

Pulsante on off "È da stupidi pensare che esistano soluzioni semplici per risolvere i problemi energetici e ambientali in modo uguale per tutti i Paesi. Non c’è nessun pulsante da premere, o singola tecnologia che possa contemporaneamente soddisfare le necessità socioeconomiche, il fabbisogno energetico e le istanze ambientali".

Le bugie sulle auto elettriche "Nel mondo circolano 1 miliardo e 200 milioni di auto, 400 milioni in Europa. Il bluff di auto solo elettriche dal 2035 non ridurrà la concentrazione di Co2 nell’atmosfera. Ammesso e non concesso che nei Paesi ricchi dell’Europa ci saranno 200 milioni di auto elettriche, a zero emissioni, chi fermerà i gas di scarico dell’altro miliardo di macchine sul pianeta? Per questo mi ero battuto sui biocarburanti, più accessibili per i Paesi meno ricchi. Che possono tutelare anche la filiera produttiva dell’automotive, con centinaia di migliaia di posti di lavoro".

Il miracolo di Napoli "Da ministro della transizione ecologica ho avuto l’onore di presiedere il G20 di Napoli, nell’estate 2021 su Energia, clima e ambiente, per la prima volta affrontati come tema unico. È stato il momento dei progetti più ambiziosi da parte dei 197 Paesi firmatari, degli impegni su abbassare la temperatura del pianeta di 1 grado e mezzo, valutando anche i costi economici e sociali della transizione. A febbraio 2022 la Russia ha invaso l’Ucraina e nessuno si è ricordato più di quegli impegni".

Energia rinnovabile "Da ministro ho dato il via libera a impianti fotovoltaici ed eolici per una produzione di 11 Gwh. Non bastano le rinnovabili, serve un mix di fonti. Comprese le centrali nucleari di nuova generazione, che sostituiscano le vecchie dal prossimo decennio. Si dovrà passare dalla fissione alla fusione nuclerare, con impianti che siano come piccole stelle capaci di produrre energia sostenibile, sicura e senza emissioni. C’è una start up americana, la Cfs, che promette di produrre il primo reattore nucleare nei prossimi dieci anni".

Le divisioni in Europa "Le prossime elezioni europee saranno decisive, mi auguro che non vincano né i negazionisti né gli oltranzisti. Non esiste una transizione applicabile in tutti i Paesi. Sulle classi energetiche delle case, ad esempio: i Paesi del Nord puntano all’obbligo, salire di due classi costa mille euro a metro quadro. Facile per olandesi e tedeschi, l’85% delle loro case è proprietà di grandi fondi di real estate che scaricheranno i costi sugli affitti. Ma in Italia, dov l’85% delle case è proprietà di famiglie, chi pagherà il conto?".