NEL FILM ’Ritorno al futuro’, culto di una generazione, si era ipotizzato che le auto avrebbero volato. Invece non è così. Ma sicuramente l’innovazione tecnologica ha fatto passi da giganti, tanto che si sta pensando alle autostrade del futuro. Si chiama proprio così – ’Autostrada del futuro A4 Torino-Milano’, il progetto presentato da Astm Group, secondo operatore al mondo di reti autostradali in concessione e player globale nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali e nella tecnologia applicata alle infrastrutture, porta l’innovazione italiana alla Climate Week Nyc. La partecipazione è stata organizzata con il coordinamento del Ministero Affari Esteri e della Agenzia Ice, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a New York. La Climate Week Nyc è, dal 2009, uno dei più importanti eventi sul cambiamento climatico, con oltre 600 appuntamenti e attività in tutta la città di New York. Ogni anno riunisce i principali attori del governo, delle imprese e della società civile che si incontrano per affrontare la crisi, guidare il cambiamento e supportare i progetti già messi in atto. Astm Group ha presentato a New York il progetto ’Autostrada del Futuro’. Ma come sarà? Per prima cosa connessa, poi resiliente e ovviamente sostenibile. La prima espressione di questa autostrada di nuova generazione è il progetto della nuova A4. La Torino-Milano sarà la prima autostrada del futuro, come spiega Umberto Tosoni (nella foto sopra), amministratore delegato di Astm: "Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia a un evento di rilievo globale come la Climate Week Nyc che ci dà l’opportunità di contribuire alla definizione di un futuro più sostenibile, a beneficio di tutti. L’Autostrada del Futuro sarà connessa, sostenibile e tecnologicamente avanzata. Il progetto sarà un esempio concreto di come le infrastrutture possano evolversi per ridurre il proprio impatto ambientale, migliorare la sicurezza e ottimizzare la mobilità grazie a soluzioni intelligenti e integrate tra loro. Un modello infrastrutturale che vogliamo esportare anche nel mercato statunitense delle concessioni a cui guardiamo con grande attenzione, con un particolare focus alle nuove Express Lane autostradali".
Il progetto va oltre la semplice infrastruttura stradale. Rappresenta una visione innovativa e sostenibile della mobilità, dove la tecnologia e l’attenzione all’ambiente si fondono per creare un sistema di trasporto più efficiente, sicuro e che garantisce una migliore esperienza di viaggio agli utenti. Questo approccio si concretizza nel progetto di innovazione tecnologica e transizione ecologica dell’A4 Torino-Milano, che trasformerà i 125 chilometri della tratta in un’autostrada digitale, resiliente e sostenibile, tra le più avanzate d’Italia e d’Europa e che rappresenterà un vero e proprio laboratorio per la transizione ecologica e digitale.
Il nuovo manto stradale viene realizzato con un compound composto da grafene, additivi polimerici e plastiche dure da recupero appositamente selezionate, come, ad esempio, giocattoli, cassette della frutta, cestini, altrimenti destinate a termovalorizzazione e con il reimpiego del 70% di fresato proveniente dalla pavimentazione esistente, riducendo così al solo 30% l’utilizzo di nuovi aggregati naturali rispetto ad una manutenzione tradizionale. La nuova pavimentazione permetterà, grazie alle sue caratteristiche, di ridurre i consumi energetici di circa 90 milioni di kWh (-30%), equivalenti al fabbisogno annuale di circa 30 mila famiglie e consentirà l’abbattimento di 18milioni di chili di emissioni di anidride carbonica equivalente, cioè circa una quarto in meno rispetto all’impiego di materiali tradizionali. Rispetto ad una pavimentazione realizzata con metodologia tradizionale, per questa attività verranno riutilizzati circa 1,5 milioni di chili di plastiche dure, pari circa al peso di oltre 1200 automobili, risparmiando quasi 23 milioni di chili di bitume e circa 480 milioni di chili di materie prime estratte da cave. Circa il meno 40% di materiali non rinnovabili impiegati rispetto alle tecnologie tradizionali. Il progetto è in tutto e per tutto sostenibile, anche per quanto riguarda la raccolta e il riuso di acque piovane.
Lungo la tratta Torino-Milano, infatti, è stato installato il primo impianto di raccolta e riuso delle acque piovane. Il sistema autostradale rappresenta uno strumento straordinario per intercettare la risorsa idrica che confluirà in vasche di conservazione per usi futuri. Le acque raccolte possono così rientrare nel ciclo produttivo interno dell’ecosistema autostradale ed essere utilizzate dalla stazione di pedaggio e dalle aree di servizio attigue per attività quotidiane di pulizia. Inoltre, le scorte idriche possono essere impiegate anche dalle realtà esterne in prossimità dell’impianto, per uso industriale ed eventualmente per uso agricolo. Il progetto comprende anche l’estensione dei sistemi di dialogo veicolo-infrastruttura (V2X), l’applicazione di sistemi per il rilevamento della velocità media dei veicoli e il monitoraggio del traffico, l’incremento del sistema di monitoraggio con sensori delle opere d’arte, l’impiego di pese dinamiche per la gestione del traffico pesante, di sistemi di rilevamento contromano, di rilevamento delle condizioni ambientali e di merci pericolose. I vantaggi che porterà il progetto, spiega Umberto Tosoni "sono dati dal dialogo bidirezionale tra infrastruttura e veicolo". La piattaforma Emeras, sviluppata da Sinelec, la società tecnologica del Gruppo Astm, garantisce infatti l’integrazione con i sistemi Its (Intelligent transportation systems) su strada e rende possibile l’interconnessione bidirezionale real-time tra veicoli e infrastrutture. Nasce infatti per rispondere alle sfide tecnologiche e gestionali che gli operatori si trovano ad affrontare nel passaggio alla mobilità connessa e cooperativa.