Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Ariston Group cresce all’estero e raddoppia il fatturato

IL 2023 è stato un anno estremamente positivo per Ariston Holding. L’utile netto dell’anno ha raggiunto 191,2 milioni di euro,...

Ariston Group cresce all’estero e raddoppia il fatturato

IL 2023 è stato un anno estremamente positivo per Ariston Holding. L’utile netto dell’anno ha raggiunto 191,2 milioni di euro, il 36,3% in più rispetto ai 140,3 milioni di euro del 2022. Nel contempo i ricavi netti sono stati pari a 3.091,8 milioni di euro, con una crescita del 30,0% rispetto ai 2.378,8 milioni di euro registrati nel 2022. La crescita è stata guidata dalla divisione Thermal Comfort in Europa, con un significativo contributo dell’acquisizione di Wolf-Brink completata a gennaio 2023. L’effetto cambio è stato negativo del -1,8% nell’anno, -2,2% nel quarto trimestre. Per una migliore valutazione dei trend di business sottostanti, la crescita pro-forma (includendo anche Wolf-Brink nella base di confronto del FY 2022) è stata del +1,1% rispetto all’anno precedente; +2,5% escludendo l’effetto cambio negativo sul perimetro pro-forma. L’EBITDA si è attestato a 417,1 milioni di euro, in crescita del 47,1% rispetto ai 283,5 milioni di euro dell’anno precedente, mentre l’EBIT si è attestato a 285,7 milioni di euro, in aumento del 47,5% rispetto ai 193,7 milioni di euro del 2022. Questi margini sono presentati anche in forma rettificata (adjusted), più idonea per valutare l’andamento delle normali operazioni di business, con l’esclusione di costi o ricavi non rappresentativi; le rettifiche più significative per il 2023 sono state l’impatto della PPA connessa all’attività di M&A ed il rimborso assicurativo netto relativo all’alluvione avvenuto a settembre 2022 che aveva danneggiato due stabilimenti produttivi in Italia. L’EBITDA adjusted si è attestato a 422,2 milioni di euro, con una crescita del 38,3% rispetto ai 305,3 milioni di euro registrati nel 2022, con un aumento del margine sui ricavi netti dal 12,8% al 13,7%. L’EBIT adjusted si è attestato a 314,2 milioni di euro, in crescita del 41,2% rispetto ai 222,6 milioni di euro del 2022. Il corrispondente margine sui ricavi netti è passato dal 9,4% al 10,2%.

I risultati di esercizio approvati dal Consiglio di Amministrazione di Ariston Holding N.V. (MTA/EXM; Bloomberg ticker: ARIS IM) sono stati così commentati da Paolo Merloni (nella foto in basso), presidente esecutivo: "Dalla quotazione nel novembre 2021, Ariston Group ha quasi raddoppiato sia il fatturato netto che il risultato operativo adjusted. Nel 2023, abbiamo accolto Wolf e Brink nel nostro gruppo e, in condizioni di mercato contrastanti, abbiamo ottenuto risultati molto soddisfacenti". In merito alle strategie future il presidente Paolo Merloni ha aggiunto: "La nostra vision di Comfort Sostenibile per tutti continua a guidarci nel lavorare incessantemente per sostenere la crescita organica, e continuare ad esplorare opportunità di M&A strategicamente opportune, forti di un track record distintivo e con l’obiettivo di rendere il nostro gruppo una casa dove aziende di successo possano svilupparsi ulteriormente".

"Il 2023 è stato un anno molto positivo per Ariston Group - sottolinea il ceo Maurizio Brusadelli - La Germania, ora il nostro mercato più grande, che vale circa il 25% del nostro fatturato netto, ha guidato la nostra performance. Abbiamo ottenuto una solida profittabilità, beneficiando dell’effetto scala e delle sinergie generate dall’acquisizione di Wolf-Brink. Nonostante i segnali di una persistente volatilità dei mercati europei, specialmente nella prima metà del 2024, sono convinto che ci aspetta, nel medio termine, un entusiasmante percorso di crescita". La transizione ecologica viene vista come un fattore di crescita. "Grazie alla passione, all’impegno, al know-how e ai forti valori delle nostre persone - aggiunge il ceo - giocheremo un ruolo di primo piano nella transizione tecnologica ed energetica, creando valore per i nostri azionisti." L’aliquota fiscale consolidata corrispondente è stata del 24,6%, contro il 22,0% dell’anno precedente, conseguenza di un differente mix geografico del gruppo a seguito dell’acquisizione di Wolf-Brink. Il free cash flow dell’anno è stato pari a 111,6 milioni di euro, rispetto ai 31,7 milioni di euro del 2022.

L’aumento rispetto all’anno precedente è legato al forte contributo dei mercati dell’Europa Centrale, nonostante un livello di capitale circolante netto in aumento anno su anno e un aumento degli investimenti in digitalizzazione, tecnologie, efficienza e flessibilità del nostro footprint industriale. L’indebitamento finanziario netto (calcolato secondo le linee guida ESMA 32-382-1138) è passato da 60,2 milioni di euro di liquidità netta al 31 dicembre 2022 a 610,9 milioni di euro di indebitamento netto al 31 dicembre 2023, riflettendo il pagamento per l’acquisizione di Wolf-Brink, i dividendi agli azionisti e l’acquisto di 1,5 milioni di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione a lungo termine dei prossimi anni. Per scopi di confronto, applicando il metodo di calcolo utilizzato prima dell’adozione delle linee guida ESMA, la posizione finanziaria netta è passata da 98,9 milioni di euro di liquidità netta a 575,0 milioni di euro di indebitamento netto. La differenza principale è l’inclusione da parte dell’ESMA, tra le passività, delle opzioni put e call relative alle acquisizioni e della componente positiva del mark-to-market sui derivati. Il Consiglio di amministrazione ha nominato Francesco Merloni in qualità di Presidente Onorario di Ariston Holding N.V.