UN BRAND di moda, un progetto etico, un team multiculturale, un’idea di sostenibilità che si estende dalla tutela dell’ambiente alla cura delle persone che lo abitano. L’etichetta ‘Made for a Woman’, creata nel 2019 da Eileen Akbaraly (nella foto in alto), giovane imprenditrice italo-indiana cresciuta in Madagascar, ha presentato, nel corso dell’ultima edizione di Milano moda donna, la collezione primavera-estate 2025. "Fin da piccola ho sofferto per la differenza sociale tra me e gli altri bambini – ha raccontato l’imprenditrice trentenne –. È stata la mia famiglia a insegnarmi l’importanza del ‘give back’ (letteralmente, ‘restituire qualcosa’ alla comunità in cui l’impresa opera, ndr): mia madre ha aperto in Madagascar una fondazione contro il cancro e alcuni orfanotrofi. Per questo motivo, dopo i miei studi tra Italia, India, Cambogia e Parigi, sono tornata nel mio Paese e ho fondato Made for a Woman, un’impresa sociale che ha l’obiettivo di aiutare le donne malgasce attraverso la moda e il lusso". Il progetto si fonda principalmente sulla lavorazione della rafia, materiale che deriva dalle foglie di palma ed è considerato nobile in Madagascar. Tutte le donne del Paese – collocato, è bene ricordarlo, tra i cinque più poveri al mondo – conoscono bene come lavorare la rafia e ricavarne manufatti e accessori.
"Abbiamo cominciato con sei ragazze che avevano perso il lavoro a causa di un colpo di Stato: assieme a loro abbiamo creato una collezione di borse in rafia che ho presentato porta a porta nei principali showroom italiani, raccontando i nostri valori. Dopo tanti tentativi, finalmente, qualcuno si è accorto di noi", ha proseguito Akbaraly. In effetti, il brand è presente oggi in una cinquantina di multimarca tra Italia, Principato di Monaco, Francia, Germania, Cipro, Cina, Corea del Sud, Dubai, Stati Uniti; recentemente ha fatto il suo ingresso in Turchia e Grecia e arriverà a breve in Spagna e Portogallo. Tra gli store più noti che ospitano le creazioni Made for a Woman ci sono l’italiana Rinascente, la catena Modes (nei punti vendita di Milano, Porto Cervo, Forte dei Marmi e Portofino) e il Dubai Mall. "Siamo passati dai 100mila euro di fatturato dell’esercizio 2020-21 a 1,2 milioni nel 2022-23; l’attuale esercizio dovrebbe chiudersi in linea con il precedente – chiarisce l’imprenditrice –. Saremmo lieti di accogliere investitori e partner finanziari che condividano i nostri valori e desiderino sostenere la nostra crescita".
Attualmente, nell’atelier di Made for a Woman lavorano più di 350 persone che arrivano da situazioni di disagio e vulnerabilità: disabili, ex prostitute, madri single, donne vittima di violenza domestica. "Oltre al lavoro, abbiamo creato per loro un team di psicologi, assistenti sociali e un’area per i più piccini. Ora stiamo mettendo in piedi una scuola primaria per i bambini anche al di fuori del nostro atelier e un rifugio per persone abusate – ha spiegato l’imprenditrice –. Ritengo una mia missione dare voce alle persone che, a causa della povertà, sono relegate fra gli invisibili. Vogliamo dimostrare al mondo che non importa chi sei, da dove arrivi o quanti soldi hai: se ti vengono forniti gli strumenti giusti, sicuramente avrai maggiori opportunità per eccellere". Tutti i prodotti del brand Made for a Woman sono realizzati a mano in Madagascar, utilizzando rafia naturale proveniente da fornitori locali e certificati, grazie a una catena di approvvigionamento responsabile e trasparente che ha permesso al brand di ottenere la certificazione Wfto (World fair trade organization) nel 2022. "Abbiamo il controllo di tutta la filiera ed è la prima volta che accade in Madagascar per la rafia. In collaborazione col ministero dell’Ambiente e con una startup locale, ci stiamo impegnando a tracciare tutta la filiera – dalle piantagioni delle palme al prodotto finito – e a rendere visibili tutte le informazioni ai brand tramite Qr code. Un altro nostro obiettivo è attrezzarci per diventare fornitori di materia prima, ossia rafia, per altre aziende", ha dichiarato la fondatrice e amministratrice delegata dell’impresa.
L’idea di Eilen Akbaraly ha guadagnato il plauso di giganti del lusso come Richemont e Lvmh, sempre più attratti da progetti che siano sostenibili sia sul piano ambientale che sociale. Per la primavera/estate 2025, Made for a Woman ha presentato la collezione denominata ‘Brut’, che si riconnette alle radici del brand ed enfatizza la bellezza naturale bellezza della rafia. "I nuovi modelli ci riportano al mondo e all’eleganza grezza della natura, valorizzando la bellezza nascosta nelle imperfezioni e mostrandoci il significato profondo che vive dietro ogni dettaglio, accuratamente realizzato nella forma più semplice e autentica", ha concluso Akbaraly a margine della presentazione milanese. Come per le collezioni precedenti, tutti gli articoli sono disegnati a Milano e realizzati in Madagascar, avvalendosi, oltre che di rafia, di materiali provenienti dal mercato dell’usato e di avanzi di produzione acquisiti da fornitori certificati. Anche il materiale utilizzato per gli imballaggi è privo di plastica e totalmente biodegradabile.