Giovedì 31 Ottobre 2024

Aiuto alle donne del Madagascar attraverso la moda e il lusso

Il brand di moda etico Made for a Woman, fondato da Eileen Akbaraly, promuove la sostenibilità sociale e ambientale attraverso la lavorazione della rafia a Madagascar. La collezione primavera-estate 2025, presentata a Milano, riflette l'impegno del brand per il benessere delle donne malgasce e la trasparenza nella filiera produttiva.

Aiuto alle donne del Madagascar attraverso  la moda e il lusso

Il brand di moda etico Made for a Woman, fondato da Eileen Akbaraly, promuove la sostenibilità sociale e ambientale attraverso la lavorazione della rafia a Madagascar. La collezione primavera-estate 2025, presentata a Milano, riflette l'impegno del brand per il benessere delle donne malgasce e la trasparenza nella filiera produttiva.

UN BRAND di moda, un progetto etico, un team multiculturale, un’idea di sostenibilità che si estende dalla tutela dell’ambiente alla cura delle persone che lo abitano. L’etichetta ‘Made for a Woman’, creata nel 2019 da Eileen Akbaraly (nella foto in alto), giovane imprenditrice italo-indiana cresciuta in Madagascar, ha presentato, nel corso dell’ultima edizione di Milano moda donna, la collezione primavera-estate 2025. "Fin da piccola ho sofferto per la differenza sociale tra me e gli altri bambini – ha raccontato l’imprenditrice trentenne –. È stata la mia famiglia a insegnarmi l’importanza del ‘give back’ (letteralmente, ‘restituire qualcosa’ alla comunità in cui l’impresa opera, ndr): mia madre ha aperto in Madagascar una fondazione contro il cancro e alcuni orfanotrofi. Per questo motivo, dopo i miei studi tra Italia, India, Cambogia e Parigi, sono tornata nel mio Paese e ho fondato Made for a Woman, un’impresa sociale che ha l’obiettivo di aiutare le donne malgasce attraverso la moda e il lusso". Il progetto si fonda principalmente sulla lavorazione della rafia, materiale che deriva dalle foglie di palma ed è considerato nobile in Madagascar. Tutte le donne del Paese – collocato, è bene ricordarlo, tra i cinque più poveri al mondo – conoscono bene come lavorare la rafia e ricavarne manufatti e accessori.

"Abbiamo cominciato con sei ragazze che avevano perso il lavoro a causa di un colpo di Stato: assieme a loro abbiamo creato una collezione di borse in rafia che ho presentato porta a porta nei principali showroom italiani, raccontando i nostri valori. Dopo tanti tentativi, finalmente, qualcuno si è accorto di noi", ha proseguito Akbaraly. In effetti, il brand è presente oggi in una cinquantina di multimarca tra Italia, Principato di Monaco, Francia, Germania, Cipro, Cina, Corea del Sud, Dubai, Stati Uniti; recentemente ha fatto il suo ingresso in Turchia e Grecia e arriverà a breve in Spagna e Portogallo. Tra gli store più noti che ospitano le creazioni Made for a Woman ci sono l’italiana Rinascente, la catena Modes (nei punti vendita di Milano, Porto Cervo, Forte dei Marmi e Portofino) e il Dubai Mall. "Siamo passati dai 100mila euro di fatturato dell’esercizio 2020-21 a 1,2 milioni nel 2022-23; l’attuale esercizio dovrebbe chiudersi in linea con il precedente – chiarisce l’imprenditrice –. Saremmo lieti di accogliere investitori e partner finanziari che condividano i nostri valori e desiderino sostenere la nostra crescita".

Attualmente, nell’atelier di Made for a Woman lavorano più di 350 persone che arrivano da situazioni di disagio e vulnerabilità: disabili, ex prostitute, madri single, donne vittima di violenza domestica. "Oltre al lavoro, abbiamo creato per loro un team di psicologi, assistenti sociali e un’area per i più piccini. Ora stiamo mettendo in piedi una scuola primaria per i bambini anche al di fuori del nostro atelier e un rifugio per persone abusate – ha spiegato l’imprenditrice –. Ritengo una mia missione dare voce alle persone che, a causa della povertà, sono relegate fra gli invisibili. Vogliamo dimostrare al mondo che non importa chi sei, da dove arrivi o quanti soldi hai: se ti vengono forniti gli strumenti giusti, sicuramente avrai maggiori opportunità per eccellere". Tutti i prodotti del brand Made for a Woman sono realizzati a mano in Madagascar, utilizzando rafia naturale proveniente da fornitori locali e certificati, grazie a una catena di approvvigionamento responsabile e trasparente che ha permesso al brand di ottenere la certificazione Wfto (World fair trade organization) nel 2022. "Abbiamo il controllo di tutta la filiera ed è la prima volta che accade in Madagascar per la rafia. In collaborazione col ministero dell’Ambiente e con una startup locale, ci stiamo impegnando a tracciare tutta la filiera – dalle piantagioni delle palme al prodotto finito – e a rendere visibili tutte le informazioni ai brand tramite Qr code. Un altro nostro obiettivo è attrezzarci per diventare fornitori di materia prima, ossia rafia, per altre aziende", ha dichiarato la fondatrice e amministratrice delegata dell’impresa.

L’idea di Eilen Akbaraly ha guadagnato il plauso di giganti del lusso come Richemont e Lvmh, sempre più attratti da progetti che siano sostenibili sia sul piano ambientale che sociale. Per la primavera/estate 2025, Made for a Woman ha presentato la collezione denominata ‘Brut’, che si riconnette alle radici del brand ed enfatizza la bellezza naturale bellezza della rafia. "I nuovi modelli ci riportano al mondo e all’eleganza grezza della natura, valorizzando la bellezza nascosta nelle imperfezioni e mostrandoci il significato profondo che vive dietro ogni dettaglio, accuratamente realizzato nella forma più semplice e autentica", ha concluso Akbaraly a margine della presentazione milanese. Come per le collezioni precedenti, tutti gli articoli sono disegnati a Milano e realizzati in Madagascar, avvalendosi, oltre che di rafia, di materiali provenienti dal mercato dell’usato e di avanzi di produzione acquisiti da fornitori certificati. Anche il materiale utilizzato per gli imballaggi è privo di plastica e totalmente biodegradabile.