
ABS ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU, divisione Steelmaking del Gruppo Danieli, con il piano di sostenibilità ambientale punta a ridurre le emissioni...
ABS ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU, divisione Steelmaking del Gruppo Danieli, con il piano di sostenibilità ambientale punta a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera, aumentare l’economia circolare ed efficientare la supply chain. Il piano prevede un investimento di 572 milioni di euro sui temi ESG (Environmental, Social e Governance) e si compone di sei grandi progetti, tutti sviluppati sul territorio friulano, con obiettivi che contribuiranno a ridurre le emissioni di CO2 del 30% entro il 2030 e che rappresentano la prima tappa del percorso verso la neutralità carbonica (o Net Zero) entro il 2050.
Il piano comprende innanzitutto differenti interventi di efficientamento degli impianti, rispetto ai quali, grazie all’expertise della capogruppo Danieli, ABS – ricavi per 1,3 miliardi con un Ebitda pari a 75,5 milioni – potrà contare su tecnologie avanzate, per ridurre i consumi (con un effetto della riduzione dell’intensità emissioni GHG pari a -23 kg CO2/ton) e migliorare ulteriormente le performance negli impianti esistenti soprattutto a partire dalle attività già avviate che interessano la linea di laminazione barre, denominata Luna. "Il nostro obiettivo è accelerare i progetti strategici legati alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica, ampliando il prezioso patrimonio di competenze e innovazione di prodotto – spiega l’ad di ABS Acciaierie, Marco Di Giacomo (nella foto in alto) –. L’innovazione è uno dei principali driver che guida lo sviluppo di nuovi prodotti e processi sostenibili in ABS, in grado di ridurre al minimo le emissioni, gli sprechi e ottimizzare l’impiego delle risorse. Continueremo a sviluppare il nostro business a monte e a valle della filiera, investendo nell’approvvigionamento di rottame di alta qualità, nell’efficientamento degli impianti e nello sviluppo dei servizi di distribuzione ai clienti. Le nostre sfide prevedono l’ampliamento dell’offerta e l’efficientamento produttivo, l’espansione dell’economia circolare ed infine il rafforzamento della supply chain. Un percorso ambizioso che ha tra le priorità la valorizzazione del capitale umano, la più importante forza motrice del successo di ABS e l’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza e la competitività".
Circa metà degli investimenti sarà effettuato nel biennio 2026-2027 con il Digital Green Plant, la nuova linea che permetterà la produzione di circa 700.000 tonnellate l’anno di prodotti a basse emissioni di CO2. Il cuore della linea sarà il nuovo forno digitale sigillato e automatizzato, alimentato dal sistema Q-ONE di tecnologia Danieli e supportato da intelligenza artificiale, per un preciso controllo di ogni fase del processo e, conseguentemente, la riduzione dei consumi di energia elettrica e gas. L’energia di alimentazione dell’impianto potrà essere autoprodotta da fonti rinnovabili.
Trasferimento efficiente dell’energia, automatizzazione del processo, recupero del calore residuo per scaldare il rottame in carica continua sono caratteristiche che permetteranno di ottenere acciaio a bassa impronta carbonica: "Il nostro impegno per un limitato impatto ambientale sarà anche assicurato dalla progettazione “zero water discharge“, che consente il recupero completo delle acque di raffreddamento, e dalla filosofia “zero waste“, che prevede il totale recupero degli scarti di lavorazione – dichiara Di Giacomo –. Ciò permetterà di ridurre le emissioni CO2 del 25%, i consumi elettrici del 15% e un consumo di metano inferiore dell’80% rispetto agli attuali forni, che saranno sostituiti con la stessa tecnologia d’ultima generazione del Digital Green Plant".
Nell’ambito energetico, il piano di ABS prevede una strategia basata sulla differenziazione delle fonti, integrando l’attuale fornitura di energia elettrica con l’autoproduzione di energia green. ABS prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici per una capacità di 16 MWp. I primi 5,5 MWp sono già stati installati nelle coperture di due edifici. Un secondo lotto di pannelli sarà installato successivamente, fino a raggiungere la produzione prevista con una riduzione di CO2 di circa 1.900 ton all’anno. Il totale delle emissioni evitate è pari al prodotto del risparmio di energia elettrica ed il fattore di emissione (ton CO2/MWh) della produzione elettrica italiana, secondo il metodo location-based, indicato dal gestore della rete elettrica nazionale. ABS è attiva anche nella sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno verde, ossia prodotto con fonti rinnovabili. Inoltre, l’azienda sta partecipando alla costruzione di una filiera dell’idrogeno, come previsto dal progetto pilota di cooperazione transfrontaliera Nahv. Tale progetto vede differenti aziende friulane, slovene e croate lavorare all’obiettivo comune di creare una supply chain completa, a partire dalla produzione di idrogeno verde fino al suo stoccaggio, trasporto e utilizzo. In tale progetto, già finanziato nell’ambito Horizon, ABS sarà l’utilizzatore dell’idrogeno verde in sostituzione del gas metano.
Una parte importante degli investimenti comprenderà anche interventi tesi a efficientare l’utilizzo del rottame in ingresso, migliorando il trattamento della materia prima per ridurne la pezzatura, separare gli inerti nel materiale e quindi favorire la diminuzione dei consumi energetici e il miglioramento della resa. Grazie a un innovativo software il rottame verrà anche analizzato e separato per categorie analitiche. Il piano di sostenibilità va verso il consolidamento della decarbonizzazione dei prodotti e dei processi. "Ci aspettiamo sfide economiche e competitive importanti – commenta Di Giacomo – L’andamento dei costi energetici e delle materie prime, unitamente all’inflazione e alla crescente concorrenza internazionale, influenzeranno la redditività del settore, rischiando di portare un significativo cambiamento strutturale dell’industria europea".