Lunedì 22 Luglio 2024
NINO FEMIANI
Economia

L’intelligenza artificiale nella Pa: "Faremo crescere i servizi pubblici"

Anastasi, presidente di Formez: "Assumeremo nativi digitali e investiremo in tecnologia. Avanti coi concorsi"

L’intelligenza artificiale nella Pa: "Faremo crescere i servizi pubblici"

L’intelligenza artificiale nella Pa: "Faremo crescere i servizi pubblici"

Giovanni Anastasi, torinese di 58 anni, presidente di Formez PA, è stato scelto dal ministro della PA, Paolo Zangrillo, a coordinare il tavolo di lavoro sull’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore pubblico. "L’AI ci dovrà permettere di allargare la catena del valore, ossia creare un circolo virtuoso finalizzato a una più performante erogazione dei servizi a cittadini e imprese. Che, in definitiva, è la mission delle pubbliche amministrazioni". Manager con esperienze di primo piano in Ita Airways, Teksid Aluminum, Iveco, Cnh Industria e Accenture, Anastasi è un esperto in digitalizzazione e gestione del cambiamento.

A che serve la commissione voluta da Zangrillo?

"Nasce per capire quali sono le opportunità che l’IA offre a livello centrale e periferico della PA, indirizzando così la spesa nei servizi che riteniamo più utili. Lo scopo è di stimolare la ricerca e l’ottenimento di servizi aggiuntivi che oggi non ci sono".

Di quanto si potrebbero incrementare i servizi pubblici con l’Intelligenza artificiale?

"Oggi si dice che l’IA potrebbe far crescere i servizi del 30-40 per cento. Ma non mi piace dare percentuali, l’IA deve essere un acceleratore, uno stimolo per fare passi avanti in una nuova direzione".

L’AI serve per accelerare e migliorare la spesa pubblica?

"Io vorrei che gli investimenti in Intelligenza artificiale fossero guidati non dalle risorse, ma da scelte consapevoli in vista dei benefici che saranno generati. Altrimenti il rischio è inseguire una moda o fare un esercizio di stile. Allora dico, investiamo laddove i cittadini e le imprese vedranno servizi concreti".

La PA è pronta ad adottare l’Intelligenza artificiale o si rischia un flop e uno spreco di denaro?

"La Pubblica amministrazione è un ambiente poco predisposto al cambiamento, ma sto notando una consapevolezza diversa. È quella di chi capisce che questo è un treno che devi prendere altrimenti rischi di finirci sotto. Io conto molto sul fatto che nei prossimi anni molti entreranno nella PA come nativi digitali".

Vedendo i concorsi deserti, sembra che la PA non riesca ad affascinare i giovani talenti. È un’impressione corretta?

"Ho statistiche un po’ diverse, spesso vengono fatti commenti su singoli casi. Le posso dire che, negli ultimi due anni, le cose sono cambiate, anche a seguito dell’accelerazione dei concorsi. A Caivano, ad esempio, i concorsi sono stati fatti in 60 giorni con una partecipazione incredibile. Però non vorrei descrivere tutto rosa: restano delle differenze geografiche e sui titoli di studi. La PA attira più i giovani con titoli giuridici che Stem".

Come intervenire?

"Un modo potrebbe essere applicare il concetto della elevata professionalità. Non è pensabile che un una persona che abbia 10 anni di esperienza sia più ‘appealing’ di un nerd con soli due anni di esperienza. Mi faccia dire: molto dipende da come i concorsi sono ‘spiegati’".

In che senso?

"Alle volte c’è un difetto di comunicazione, è una cosa su cui stiamo lavorando perché non è importante sapere se io ti inquadro nella categoria A o B, quanto sapere chi siamo noi e qual è il progetto a cui ti chiediamo di partecipare. Dobbiamo essere più convincenti a spiegare l’importanza del servizio pubblico. I ragazzi vogliono percorsi di carriera, ma anche poter raccontare qualcosa in famiglia la sera. E in questo l’IA ci può aiutare".

I Comuni rappresentano una risorsa della PA ma anche un tallone di Achille. Come può aiutarli l’IA?

"I Comuni hanno il vantaggio della ‘proximity’. A differenza dei ministeri, conoscono i cittadini e le aziende, sono molto vicini alla realtà. Noi abbiamo dato ai Comuni una piattaforma, si chiama Fast, che usa l’intelligenza artificiale e consente, a fronte di un’infinita tipologia di pratiche di risparmiare tempo e dipendenti. È un modo pratico per usare l’IA".