L’inflazione rallenta a settembre in Italia e più marcatamente nell’eurozona. Nel nostro paese la crescita dei prezzi al consumo tocca il +5,3% su base annua (in agosto eravamo a +5,4%). Una dinamica che nei dati Istat conferma dunque la fase di decelerazione, ma che per imprese e consumatori è ancora troppo lenta e continua a pesare sulle tasche delle famiglie (la stangata prevista da Federconsumatori è di 1579,4 euro a nucleo, anche perché il carrello della spesa cresce dell’8,3%) e quindi sui consumi.
Più marcata la discesa dell’inflazione nell’Eurozona, dove a settembre cala al 4,3% contro il 5,2% di agosto. Un rallentamento di fronte al quale, secondo gli analisti della Bloomberg, la Bce potrebbe anche decidere di mettere in pausa il ciclo di rialzi dei tassi, dopo i dieci consecutivi messi in campo (con quello principale ormai al record del 4,50%).
Anche se ieri la presidente Christine Lagarde (foto) ha ribadito che la stabilità dei prezzi "è cruciale per investimenti green".