Giovedì 26 Settembre 2024

L’inflazione in Italia rallenta ad agosto: +1,1% su base annua. L’Istat conferma la stima

A luglio era +1,3%. Si amplia la flessione dei prezzi dei beni energetici. Su base mensile il carovita aumenta dello 0,2%. Codacons: “Si conferma stangata sulle vacanze”. Bankitalia: il debito a luglio cala a 2.946,6 miliardi

Roma, 16 settembre 2024 - L’inflazione ad agosto rallenta a +1,1% su base annua, rispetto al +1,3% di luglio, soprattutto a causa dell’ampliarsi della flessione dei prezzi dei beni energetici (-6,1% da -4% di luglio). Lo rileva l'Istat confermando la stima preliminare e precisando che al lordo dei tabacchi, il carovita aumenta dello 0,2% su base mensile. 

Il lieve calo del tasso d'inflazione riflette in primo luogo l'ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -6,0% a -8,6%) e dei Beni durevoli (da -1,2% a -1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei servizi relativi all'abitazione (da +2,7% a +2,5%). Un sostegno alla dinamica dell'indice generale si deve, invece, all'accelerazione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +11,7% a +14,3%) e, in misura minore, dei servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +2,9%) e dei beni semidurevoli (da +1,1% a +1,3%).

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L'inflazione cala ad agosto su base annua

Ad agosto, l'''inflazione di fondo'', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, come anche quella al netto dei soli beni energetici, che registra ancora un +1,8%. Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio). Rallenta il ritmo di crescita sui dodici mesi dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +0,7% a +0,6%). Un andamento analogo si registra anche per quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +1,8% a +1,1%). 

Nel loro complesso, i prezzi dei beni accentuano il calo su base tendenziale (da -0,1% a -0,5%), mentre la dinamica dei servizi risulta in lieve accelerazione (da +3,0% a +3,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si accresce, portandosi a +3,7 punti percentuali (dai +3,1 di luglio).

L'aumento congiunturale dell'indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+3,5%), dei servizi relativi ai trasporti (+1,9%, dovuto soprattutto a fattori stagionali) e dei beni alimentari lavorati (+0,6%). Tali effetti sono stati solamente in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-1,0%) e dei beni alimentari non lavorati (-0,6%).

L'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1,1% per l'indice generale e a +2,1% per la componente di fondo. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,2% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e aumenta dell'1,2% su base annua (in decelerazione da +1,6% di luglio); la stima preliminare era +1,3%. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una variazione positiva dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua. 

Codacons: “Si conferma stangata sulle vacanze”

Secondo il Codacons l'inflazione di agosto, pur in discesa all'1,1%, “conferma la stangata che si è abbattuta sulle vacanze degli italiani”. Un tasso di crescita dei prezzi al dettaglio dell'1,1% equivale ad un aggravio di spesa pari a +346,5 euro annui per la famiglia “tipo”, +451 euro per un nucleo con due figli, analizza l’associazione dei consumatori. Il comparto che registra la più forte crescita di prezzi e tariffe è stato quello legato alle vacanze estive, con una raffica di fortissimi rincari che si sono abbattuti sul comparto turistico nel mese di agosto. Dall'analisi del Codacons dei dati Istat emerge che i pacchetti vacanza hanno registrato un rincaro record del +37,4% su base annua, i listini di villaggi vacanza e campeggi sono cresciuti del 12,9%, gli alberghi del 4%, gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) del 7,2%, i treni del 6,1%, pullman e bus del 2,2%. Spesa in aumento del +3,4% su anno per mangiare al ristorante.

Fortissime tensioni anche per trasporto aereo e marittimo: i prezzi dei biglietti aerei salgono in un solo mese del +14% per i voli nazionali, +19,4% i voli europei, +16,8% i voli internazionali, mentre i traghetti rispetto al mese di luglio subiscono un rincaro record del 33,8%, denuncia il Codacons. “I numeri dell'Istat confermano purtroppo tutti i nostri allarmi circa la stangata che ha colpito le vacanze estive degli italiani - afferma il presidente Carlo Rienzi - Rincari del tutto ingiustificati dovuti unicamente alla ripresa del turismo nel nostro Paese e alla crescita delle presenze di visitatori stranieri, che hanno portato gli operatori del settore a ritoccare al rialzo i listini".

Bankitalia: il debito cala a luglio

Cala anche il debito a luglio, secondo quanto indica Bankitalia. “Lo scorso luglio il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 1,1 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.946,6 miliardi”. La Banca d'Italia spiega che “l'avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (1,9 miliardi) ha più che compensato l'effetto degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio (che ha complessivamente aumentato il debito per 0,8 miliardi). Le disponibilità liquide del Tesoro sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al mese precedente (a 45,4 miliardi)”. 

Export a luglio in lieve calo

Riguardo all’export, a luglio 2024 registra un lieve calo su base mensile mentre mostra una sostenuta crescita su base annua. L’Istat registra che le esportazioni sono diminuite rispetto al mese scorso (-0,5%), a fronte di un aumento delle importazioni (+1,1%). Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l'export si riduce del 2,8%, l'import dello 0,5%. Su base annua, l'export registra invece una crescita del 6,8% in valore e del 4,3% in volume. L'incremento su base annua dell'export è settorialmente e geograficamente diffuso; riguarda, infatti, tutti i settori, a eccezione di mezzi di trasporto e pelletteria, e tutti i maggiori paesi partner commerciali, a esclusione dell'Austria.