Roma, 2 settembre 2024 – Il cielo è sempre meno azzurro. Vuoi per l’aumento del traffico aereo, vuoi per l’estate nera dei rimborsi da parte delle compagnie, i cittadini che scelgono di viaggiare volando non hanno così tanto da sorridere. Soprattutto se gli inconvenienti, sempre dietro l’angolo, si verificano in estate, periodo di ferie e vacanze. Che sia un negato imbarco, un volo cancellato o un ritardo prolungato si aprirà la partita burocratica per i risarcimenti.
Basta dire che ammonta a 62 milioni la cifra stimata richiedibile da parte dei viaggiatori alle compagnie aeree per i disservizi avvenuti nei soli mesi di giugno, luglio e agosto. A fare i conti, con un report ad hoc per Quotidiano Nazionale, è ItaliaRimborso, claim company che ogni giorno riceve decine e decine di reclami da parte dei passeggeri italiani. È stato il caso, a luglio, "del volo cancellato Ita Airways tra Napoli e Milano, con i passeggeri che hanno possibilità di ricevere 250 euro di compensazione pecuniaria", spiegano dalla società di reclamo.
Il trend dei problemi è quindi nettamente in crescita, rispetto al 2023, almeno "del 20%", confermano da Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori. E a livello europeo il traffico, secondo Eurocontrol, "è aumentato tra il 10% e il 20% rispetto al 2019. A giugno 2024 c’erano in media 33.671 voli giornalieri, rispetto ai 32.010 di giugno 2023, un aumento del 5,2% su tutta la rete. I ritardi sono di 1,1 milioni di minuti in più a giugno 2024 rispetto a giugno 2023, passando da 3,6 milioni di minuti a 4,7 milioni di minuti".
Su tutti, agli onori di cronaca, è salito il calvario vissuto dai turisti italiani a Madeira, isola portoghese nell’Oceano Atlantico. Oltre 200 persone dal 15 al 18 agosto sono rimaste bloccate nell’aeroporto estero, con la vacanza che si è trasformata in un incubo. Una odissea dovuta alle condizioni meteo. WizzAir è stata costretta a intervenire per chiarire la situazione. Il Codacons ha poi presentato un esposto all’Enac – Ente nazionale per l’aviazione civile – per chiedere di verificare la condotta della compagnia aerea. Così la compagnia ha deciso di rimborsare i passeggeri, offrendo un pacchetto comprensivo delle spese sostenute per alloggio, trasporto e pasti. Le somme andrebbero dai 585 ai 775 euro a testa.
E dire che Eurocontrol mesi fa aveva chiesto un’azione comune per affrontare i ritardi nel controllo del traffico aereo, visto l’aumento dei velivoli in cielo e delle richieste degli utenti. Esigenza non ascoltata. E a settembre sono previsti anche degli scioperi. "Ciò che stiamo analizzando in queste settimane è qualcosa che va fuori dal normale. Le compagnie spesso lasciano al viaggiatore solamente una mail e il passeggero, così, non si trova preparato, non conoscendo i propri diritti. I voli in ritardo di oltre tre ore rispetto ai voli cancellati rappresentano il disservizio più frequente", spiega Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso. Pensiero in linea con quello di Vincenzo Donvito, presidente dell’Aduc: "Stiamo parlando di un argomento di sempre più attualità. Le compagnie low cost sono diventate un problema e sugli indennizzi c’è poca informazione. Le compagnie low cost non sono pronte: hanno ancora servizi di assistenza e assicurazione da low cost, ma negli anni si sono trasformate visto il netto aumento di passeggeri che hanno avuto. Offrono pessimi servizi e spesso ci sono mancate risposte". Proprio quelle che si aspettano ogni giorno i viaggiatori.