Martedì 16 Luglio 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Leonardo punta sulla difesa comune: "Attivi su grandi alleanze europee"

L’ad Cingolani presenta il piano industriale 2024-28. Nuove strategie sullo spazio e acquisizioni nella cybersicurezza

Leonardo punta sulla difesa comune: "Attivi su grandi alleanze europee"

Leonardo punta sulla difesa comune: "Attivi su grandi alleanze europee"

Un’occasione per fare il punto sul piano industriale 2024-2028 e, soprattutto, per rilanciare il ruolo di Leonardo nel panorama industriale italiano ed europeo, nella prospettiva di creare un modello di difesa unica nel Vecchio Continente. Roberto Cingolani, ad del Gruppo, parla nella sala Regina a Montecitorio davanti ai deputati guidato da Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, mettendo i punti sulle i su una strategia che punta, in particolare, sulle alleanze europee: "Nessuno ce la fa da solo, servono sinergie, e in particolare nello spazio europeo della difesa, complesso politicamente ma complesso anche industrialmente, tra vincoli politici e risorse per i programmi disperse su diverse piattaforme per gli stessi prodotti".

Leonardo vuole invece diventare un’azienda in grado di catalizzare gli accordi sui grandi programmi europei. E ricorda, non a caso, l’intesa siglata a inizio luglio con Rheinmetall per una joint venture nei carri armati. Nel corso del confronto a Montecitorio, accenna anche al lavoro "in corso" con Airbus e Thales "per nuove visioni in settori strategici come lo spazio". Ma non basta.

Nel portafoglio dell’azienda anche gli investimenti nella cyber-sicurezza: "La guerra non si fa più con i proiettili e le bombe ma anche con i dati. Inserire il byte vuol dire sviluppare tecnologie che costano di meno e hanno più margine. Inoltre, ha aggiunto Cingolani, "dal momento che una piccola guerra periferica può creare insicurezza energetica, alimentare, cibernetica, delle infrastrutture, ci siamo chiesti se sia la difesa il core business. C’è una roba più grossa di cui la difesa è parte integrante, che è la sicurezza globale".

Infatti, aggiunge Cingolani, "quando le guerre saranno tutte finite, la sicurezza sarà energetica e cibernetica. Questa evoluzione del nostro modello ci aiuta a cambiare pelle non solo come tecnologie da sviluppare ma anche come prodotto da vendere e come ruolo sociale che può svolgere l’azienda". Per quanto riguarda i numeri, il nuovo piano prevede di arrivare a ricavi consolidati per oltre 21 miliardi, con una crescita del 39% rispetto al 2023. "La parte di guadagno, al netto di tasse e interessi, deve raddoppiare e andare a 2,5 miliardi nel 2028", conclude l’amministratore delegato di Leonardo.