Venerdì 21 Febbraio 2025
JESSICA CASTAGLIUOLO
Economia

Leonardo gioca in Difesa e Sicurezza. Crescono i ricavi, boom degli ordini

Fatturato 2024 a 17,8 miliardi (+11,1%), bene elicotteri ed elettronica. L’ad Cingolani: saremo player di riferimento

Roberto Cingolani, 63 anni, amministratore delegato di Leonardo

Roberto Cingolani, 63 anni, amministratore delegato di Leonardo

Milano, 20 febbraio 2025 – “Sembra ormai chiaro che l’Europa aumenterà la spesa in Difesa, raggiungendo almeno il 2% del Pil. Questo non solo a causa del conflitto russo-ucraino, ma anche perché vogliamo essere un partner forte e affidabile nell’alleanza Nato”. Sono queste le parole di Roberto Cingolani, ad di Leonardo, durante la presentazione dei risultati preliminari del 2024 agli analisti. Risultati in linea o superiori alla guidance, con ordini per 20,9 miliardi di euro (+16,8% sul 2023) e ricavi per 17,8 miliardi (+11,1%). L’Ebita ha invece toccato 1,52 miliardi, +15,8% rispetto al 2023.

Numeri che dimostrano “la solidità di Leonardo dal punto di vista economico-finanziario e industriale, con una prospettiva di sviluppo nel medio periodo in linea con gli obiettivi individuati nel piano industriale. L’ottima performance del segmento Difesa e Sicurezza, abbinata all’accelerazione del piano di saving, è stata in grado di compensare l’effetto dei fattori esogeni in ambito Aerostrutture e nel segmento manifatturiero dello Spazio”, commenta l’ad, che candida il gruppo a “un ruolo da player di riferimento” nel settore.

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Cosa farà l’Europa

Si fa sempre più concreta, intanto, la proposta della Commissione europea, avanzata dalla presidente Ursula Von der Leyen, di applicare la “clausola di salvaguardia” per escludere gli investimenti extra in difesa dal Patto di Stabilità, al fine di non pesare sul bilancio dei singoli Stati. Una proposta che ha fatto correre in Borsa i principali titoli europei del settore, partendo proprio da Leonardo, il cui titolo segna un aumento del circa 38% da inizio anno e che ha raggiunto lunedì scorso il massimo storico di 35,20 euro per azione.

“In questo scenario, avremo maggiori possibilità di crescere velocemente”, aggiunge Cingolani. Cosa significa questo in termini di crescita degli ordini? “Dipende dal tipo di approvvigionamento. Carri armati, veicoli di fanteria o aerei possono richiedere tre anni per la consegna, mentre tecnologie come sensori, radar e servizi di targeting leggeri possono essere molto più veloci”, spiega l’ad.

I comparti che crescono di più

Tra i comparti che crescono di più, gli elicotteri e l’elettronica per la difesa e la sicurezza, con gli ordini che aumentano del 13,7%. Sull’applicazione di tecnologie digitali come l’IA e il dominio da remoto, Cingolani intravede infatti “un panorama molto promettente”. Per quanto riguarda la divisione Aerostrutture, l’ad anticipa di aver identificato un potenziale investitore. In agenda per l’11 marzo l’aggiornamento del piano industriale e la presentazione del consuntivo 2024.