Venerdì 17 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Le case europee lanciano l’allarme: "Vendite al palo"

Il mercato dell’auto europeo archivierà il 2024 con una crescita lieve rispetto al 2023, pari allo 0,8%, ma il numero...

Il mercato dell’auto europeo archivierà il 2024 con una crescita lieve rispetto al 2023, pari allo 0,8%, ma il numero delle nuove immatricolazioni, poco più di 10,6 milioni, è ancora inferiore del 18,4% rispetto al 2019. Per le vendite di veicoli elettrici la previsione è di un calo del 5,9% rispetto al 2023 e la quota di mercato dovrebbe fermarsi al 13,6%. Le previsioni (i dati ufficiali delle vendite dell’anno si conosceranno martedì prossimo) preoccupano i costruttori europei che tornano a chiedere un sostegno per affrontare la transizione. Secondo gli analisti del settore anche nel 2025 è prevista solo "una modesta crescita". "Serve un quadro realistico per la decarbonizzazione del nostro settore, che sia più attento al mercato e non solo guidato dalle sanzioni" afferma Ola Kallenius, ceo di Mercedes-Benz e neo presidente dell’Acea.

Arriva, invece, un segnale positivo da Stellantis che, a livello mondiale, ha effettuato 1.395.000 consegne nel quarto trimestre 2024, con un calo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il dato è in miglioramento rispetto al -20% del terzo trimestre, "grazie alla conclusione – spiega l’azienda – delle azioni di riduzione delle scorte e al lancio di nuovi prodotti in Europa che hanno ridotto le lacune nell’offerta legate alla transizione generazionale della gamma". Il calo delle consegne di Stellantis è stato del 28% in Nord America e del 6% in Europa. C’è stata invece una crescita del 12% in Sud America.

Intanto il vicepresidente Ue Stéphane Séjourné, al summit dell‘automotive a Stoccarda, ha detto che la Commissione Ue sta ha già "iniziato a lavorare" per dare soluzione ai problemi dell’automotive e ha preannunciato le prime risposte entro 40 giorni. Sulle multe per i costruttori "serve un approccio pragmatico – ha aggiunto – Non possiamo indebolire un settore che stiamo cercando di salvare. Ma non dobbiamo tornare indietro sulle ambizioni climatiche, che altro non sono che la direzione della storia".

Red. Eco.