Venerdì 20 Dicembre 2024
FRANCA FERRI
Economia

Le Borse chiudono un anno d’oro. Piazza Affari trainata dalle banche

A Wall Street il Nasdaq segna + 29%, S&P 500 + 26%. In Europa Francoforte + 19%, Madrid + 14%, Milano +12%

Trader al lavoro all’interno del New York Stock Exchange

Trader al lavoro all’interno del New York Stock Exchange

Roma, 29 dicembre 2024 – Le Borse mondiali si apprestano a chiudere il 2024 con un bel brindisi: basti pensare che l’indice MSCI ACWI, che rappresenta circa il 99% dell’universo investibile azionario a livello globale, registrava pochi giorni fa un progresso da inizio anno del 21,2%.

La miglior performance tra i grandi indici azionari mondiali è stata, anche nel 2024, quella del Nasdaq, che viaggia a circa +29%, trascinato ovviamente dal boom del titolo NVIDIA e di tutti i tecnologici, i cosiddetti Magnifici 7. Ma a Wall Street anche S&P 500 segna un rialzo attorno al 26,5%.

In Europa il listino che è andato meglio è Francoforte (+ 19%), seguito da Madrid (+14%). Piazza Affari si piazza al terzo posto, con un aumento medio del 12%, dovuto in primo luogo al traino delle banche: in Borsa da inizio anno l’indice del settore del credito è infatti salito del 55% contro il 12% complessivo. E i titoli bancari viaggiano forte: Mps è salita nell’anno di oltre il 110% e anche Unipol, che controlla Bper (+98%), ha più che raddoppiato il suo valore. Banco Bpm è cresciuto del 60%, Unicredit di oltre il 50%, Intesa Sanpaolo è aumentato del 44%. Certo hanno aiutato i tassi assai elevati specie di inizio anno, ma la dinamica è chiara e fa riferimento soprattutto al consolidamento finalmente in atto.

Nell’ultimo mese, cioè da quando Unicredit ha lanciato la proposta di ‘take over’ sul Banco Bpm, il titolo del gruppo guidato da Andrea Orcel è salito del 7%. Il Banco Bpm del 13% a 7,8 euro, nettamente sopra i 6,5 euro che corrispondo al valore offerta di Unicredit.

Operatori e analisti si aspettano che il trend rialzista prosegua, anche perché nell’anno che sta per concludersi le banche europee hanno attirato il maggior numero di fusioni e acquisizioni dal 2020, in una raffica di accordi che ha sfiorato il valore complessivo dei 40 miliardi. Lo evidenzia un’analisi di Bloomberg, che disegna il 2025 come un altro anno forte per il Mergers and Acquisitions nel credito. Anche perché in Europa le valutazioni sarebbero a sconto del 40% rispetto a titoli simili quotati negli Stati Uniti. E proprio le banche europee, secondo un recente report di Barclays, saranno "attraenti per tutto il 2025 nonostante l’attuale difficile contesto" internazionale, visto che, secondo gli analisti del colosso inglese del credito, i prezzi di Borsa ancora "non riflettono il miglioramento strutturale del comparto". E il risiko bancario in Italia sarà un tassello fondamentale di questo consolidamento.