Giovedì 27 Giugno 2024

Up cresce e punta a un fatturato di 150 milioni

La startup di somministrazione del lavoro UP, nata nel 2022, opera in vari settori e punta a crescere rapidamente, offrendo soluzioni veloci e mirate. Con una forte presenza in diverse regioni italiane e anche all'estero, si distingue per l'efficacia nel settore informatico e per la capacità di creare match perfetti tra domanda e offerta nel mercato del lavoro attuale.

Up cresce e punta a un fatturato di 150 milioni

Up cresce e punta a un fatturato di 150 milioni

SI CHIAMA UP, ed è un’agenzia di somministrazione del lavoro nata alla fine del 2022. La startup si occupa di trovare personale per molti settori, come la logistica, il turismo e il settore infermieristico. "Attualmente gestiamo circa duemila contratti e siamo presenti in sei regioni, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, toscana, Puglia e Lazio", spiega Riccardo Trevisanato (nella foto), direttore generale di Up, agenzia per il lavoro. In un mercato del lavoro sempre più complesso, le agenzie di somministrazione lavoro fanno la ricerca del personale per conto delle imprese, là dove occorre forniscono formazione e gestiscono la parte di assunzione e contrattualistica. "Stiamo crescendo molto e pensiamo di chiudere il 2024 con 80 milioni di fatturato e per il 2025 puntiamo ad arrivare a 150 milioni", aggiunge Trevisanato.

Le caratteristiche vincenti sono "essere molto veloci, avere costi di gestione bassi, leggeri e accorciare i tempi di risposta al cliente, cioè, fare selezioni molto mirate e veloci. Attualmente lavorano con me circa 50 persone, di cui 12 sono dedicate proprio alla ricerca e alla selezione del personale, ma in caso di emergenze possiamo spostare in quella unità operativa più personale. Io credo che oggi le persone che lavorano con me debbano essere in grado di fare tutto", dice il direttore generale di Up. "Grazie alla dedizione dei nostri professionisti – aggiunge Trevisanato – uniamo le aspettative della domanda e dell’offerta creando rapporti che vanno oltre l’ambito lavorativo. Ogni giorno ci impegniamo a trovare il perfect match tra le competenze dei candidati e le necessità dei nostri clienti e del mercato del lavoro".

Un punto di forza della startup è sicuramente il settore informatico, in grado di gestire in maniera molto efficace e veloce molte aree del lavoro, dai contratti, alle buste paga. D’altra parte, velocità e flessibilità sono le parole chiave del mercato del lavoro attuale. Dopo la pandemia, infatti, molte cose sono diverse rispetto al passato. Trevisanato, dal suo punto di osservazione, spiega alcuni motivi di questo cambiamento: "I giovani vedono il lavoro in maniera diversa rispetto al passato, vogliono maggior tempo libero per sé e inoltre vogliono maggiori benefit. Il welfare aziendale è diventato uno dei temi oggetto di contrattazione e non c’è dubbio che in alcuni paesi, come Francia e Germania le condizioni di lavoro da questo punto di vista siano migliori rispetto all’Italia. Inoltre, mancano scuole professionali dedicate, infatti è vero che soprattutto in alcuni settori si fa fatica a trovare il personale". Fra questi il settore maggiormente in difficoltà è sicuramente quello del turismo, dove si segnala carenza di diverse figure di riferimento.

"In alcune città turistiche, come Venezia, mancano sei, settemila operatori che possano operare professionalmente nel turismo", dice il direttore generale di Up. La startup comunque è molto forte in tanti settori, turismo compreso, anche se "l’80% della nostra attività è sulla logistica. Dei duemila contratti attualmente in essere abbiamo circa un 35% di lavoratrici donne, il resto sono uomini. Lavoriamo molto anche nel settore sanitario. Oltre che le sedi italiane, abbiamo anche aperto filiali all’estero, in Pakistan, soprattutto per saldatori e tornitori, in Venezuela, per gli infermieri e in Germania. Tutti paesi nei quali operiamo con indici di crescita e di soddisfazione davvero molto grandi".