Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Una piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta

Orienta Family: piattaforma online per lavoro domestico. Importanza del settore in Italia e necessità di regolamentazione per contrastare il lavoro nero.

Una piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta

Una piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta

DECOLLA Orienta Family, la piattaforma online per facilitare l’incontro tra domanda e offerta nell’ambito del lavoro domestico, in particolare per colf, badanti e baby sitter. La piattaforma permette alle famiglie di poter ricercare personale qualificato in base alle proprie esigenze e ai lavoratori del settore di potersi candidare. Previsto anche uno specifico servizio per le aziende nell’ambito dei piani di welfare aziendale. Orienta Family, ad oggi, conta su oltre 12mila famiglie e datori di lavoro registrati, circa 40mila lavoratori domestici e oltre 5mila busta paghe emesse nel 2023. "Il settore del lavoro domestico in Italia svolge un ruolo fondamentale nell’ambito del welfare familiare – spiega Giuseppe Biazzo (nella foto in basso), ad del Gruppo Orienta – sia per l’impatto sulle reali opportunità di conciliazione dei tempi vita-lavoro che per l’aiuto che offre nelle situazioni di assistenza dei propri familiari. Il valore numerico e qualitativo del settore presuppone un’offerta di servizi qualificati in tutto il processo, dalla ricerca e selezione di personale alla stipula del contratto di lavoro, fino alla gestione della busta paga".

Il lavoro domestico in Italia vale circa 20 miliardi di euro l’anno e si prevede che entro il 2030 il suo valore potrebbe raddoppiare, visto l’invecchiamento progressivo della popolazione. Il settore colloca circa 900mila persone tra colf e badanti e si calcola ne servirebbero almeno altre 23mila entro il 2024. Oltre il 7% delle famiglie ricorre ad una baby sitter, soprattutto per l’esigenza di conciliare gli impegni professionali con quelli familiari. Garantire un’offerta di lavoro domestico adeguata e in linea con le richieste delle famiglie, ha un impatto indiretto anche sul lavoro delle persone in generale. Si stima, infatti, che l’assenza di colf, badanti e baby sitter, porta ad una diminuzione dell’attività lavorativa delle famiglie nel 30% dei casi, per far fronte direttamente alle esigenze di assistenza e cura. Il ruolo del lavoro domestico è sempre più centrale nei sistemi di welfare familiare oltre agli impatti diretti e indiretti sull’occupazione e sulle esigenze di conciliazione lavoro-vita privata. Un dato fondamentale, inoltre, da considerare è la presenza significativa di lavoro nero nell’ambito del lavoro domestico. Vari istituti di ricerca calcolano una presenza di lavoro irregolare di circa 800mila lavoratori, con una percentuale sul totale degli addetti vicina al 50%. Un dato molto più alto della media nazionale del lavoro nero che è di circa il 12%.

Giada Sancini