LUTECH, AZIENDA leader del digitale e dell’intelligenza artificiale, ha annunciato l’assunzione entro il 2025 di altre 50 risorse in Calabria, raddoppiando i numeri e raggiungendo l’obiettivo di oltre 100 dipendenti entro il 2025 come previsto dal piano presentato all’apertura della sede di Cosenza e condiviso con la Regione Calabria. L’investimento si inserisce nel piano di Lutech che nel Sud Italia prevede oltre 60 milioni di euro in ricerca e sviluppo, con focus dedicato a soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. In quest’ottica si inserisce anche l’accordo con l’Università della Calabria che nasce con l’obiettivo di facilitare l’accesso al mondo del lavoro per studenti, dottorandi e giovani ricercatori e di creare per loro le migliori opportunità occupazionali. Una collaborazione per costruire insieme percorsi didattici, organizzare attività seminariali e promuovere iniziative che consentano di sperimentare le dinamiche del mondo del lavoro e creare nuovi profili, accompagnando la formazione attraverso la progettazione di corsi ad hoc e tramite l’erogazione di stage e tirocini presso le sedi locali di Lutech.
"Noi – ha detto il ceo di Lutech Giuseppe Di Franco (nella foto a destra) – due anni fa abbiamo annunciato l’apertura della sede, oggi abbiamo assunto 50 persone e abbiamo un piano per assumerne altre 50. È un percorso di crescita coerente con la crescita dell’azienda a livello italiano. Abbiamo trovato a Cosenza e in Calabria l’ambiente giusto per collaborare con l’università in termini di ricerca know-how e trovare giovani competenti nelle discipline scientifiche che possono funzionare nella nostra crescita. Ragazzi che sono parte di un network dove colleghi che lavorano a Cosenza lavorano tranquillamente su una utility milanese o su una società di telecomunicazione di Roma".
Nato nel 2001, Lutech oggi è leader nei servizi Ict per la digital trasformation: realizza e gestisce soluzioni cloud, cybersecurity e digital. L’azienda è presente in 5 Paesi con oltre 5.500 professionisti. "Sono essenzialmente tre – ha aggiunto Di Franco – le grandi aree dove stiamo vedendo uno sviluppo più importante: uno è il mondo dell’energy utility, l’altro quello della pubblica amministrazione e sicuramente il terzo settore è il manufattutiero dove si stanno sperimentando diversi progetti e diverse iniziative in questo ambito".
Red. eco.