Martedì 16 Luglio 2024

L’algoritmo innovativo che misura il livello di benessere universale

L'algoritmo 'Global Welfare Score' misura il benessere dei lavoratori attraverso 10 parametri. Solo il 18,6% fa parte di imprese con alta sostenibilità sociale. Necessaria azione sinergica per migliorare il welfare.

L’algoritmo innovativo che misura il livello di benessere universale

L’algoritmo innovativo che misura il livello di benessere universale

ARRIVA l’algoritmo innovativo che misura il livello globale di benessere dei lavoratori. Elaborato dall’Osservatorio Italian Welfare, il ‘Global Welfare Score’ è un indicatore composito in grado di misurare per la prima volta il benessere globale di un lavoratore attraverso l’individuazione di dieci parametri fondamentali: previdenza, sanità, genitorialità, caregiving, coperture per i cosiddetti ‘grandi rischi’, work-life integration, wellbeing fisico e psicologico, formazione e crescita personale, misure di sostegno al reddito ed educazione al welfare e comunicazione. Grazie all’approccio multidimensionale il ‘Global Welfare Score’ consente di avere una visione che va oltre i meri dati economici e rappresenta uno strumento utile per comprendere meglio le sfide e le opportunità legate al welfare aziendale. Le imprese possono quindi utilizzarlo per aumentare la soddisfazione e la produttività dei dipendenti: investire nel benessere dei lavoratori, infatti, non è solo un dovere etico ma anche una strategia vincente per prosperare sui mercati internazionali. I dati dell’Osservatorio evidenziano che il 62,3% dei lavoratori dipendenti non dispone di un livello adeguato di benessere globale, anche per l’assenza di politiche di welfare di natura aziendale (principalmente a causa dell’aspetto dimensionale). Emerge inoltre che solo il 18,6% dei lavoratori fa capo a imprese con un alto tasso di sostenibilità sociale. Il ‘Global Welfare Score’ è stato già applicato a una platea campione di oltre 700mila lavoratori appartenenti a più di cento realtà aziendali di varia dimensione e restituiscono una fotografia globale del concreto impatto delle politiche di welfare messe in atto dagli attori pubblici, contrattuali e aziendali.

"Dalle elaborazioni del nostro Osservatorio emerge che più del 60% dei lavoratori dipendenti italiani non dispone di un livello adeguato di benessere globale – commenta Stefano Castrignanò (nella foto in basso), direttore dell’Osservatorio Italian Welfare – Per questi lavoratori, per lo più dipendenti delle piccole imprese, il welfare contrattuale costituisce la principale fonte delle misure di welfare, essendo le iniziative aziendali ancora poco diffuse. È pertanto necessario un’azione sinergica tra le politiche di welfare pubblico, contrattuale e aziendale, volta alla diffusione di coperture universalistiche e di impatto sociale soprattutto nelle piccole imprese".

Andrea Ropa