ARRIVA l’algoritmo innovativo che misura il livello globale di benessere dei lavoratori. Elaborato dall’Osservatorio Italian Welfare, il ‘Global Welfare Score’ è un indicatore composito in grado di misurare per la prima volta il benessere globale di un lavoratore attraverso l’individuazione di dieci parametri fondamentali: previdenza, sanità, genitorialità, caregiving, coperture per i cosiddetti ‘grandi rischi’, work-life integration, wellbeing fisico e psicologico, formazione e crescita personale, misure di sostegno al reddito ed educazione al welfare e comunicazione. Grazie all’approccio multidimensionale il ‘Global Welfare Score’ consente di avere una visione che va oltre i meri dati economici e rappresenta uno strumento utile per comprendere meglio le sfide e le opportunità legate al welfare aziendale. Le imprese possono quindi utilizzarlo per aumentare la soddisfazione e la produttività dei dipendenti: investire nel benessere dei lavoratori, infatti, non è solo un dovere etico ma anche una strategia vincente per prosperare sui mercati internazionali. I dati dell’Osservatorio evidenziano che il 62,3% dei lavoratori dipendenti non dispone di un livello adeguato di benessere globale, anche per l’assenza di politiche di welfare di natura aziendale (principalmente a causa dell’aspetto dimensionale). Emerge inoltre che solo il 18,6% dei lavoratori fa capo a imprese con un alto tasso di sostenibilità sociale. Il ‘Global Welfare Score’ è stato già applicato a una platea campione di oltre 700mila lavoratori appartenenti a più di cento realtà aziendali di varia dimensione e restituiscono una fotografia globale del concreto impatto delle politiche di welfare messe in atto dagli attori pubblici, contrattuali e aziendali.
"Dalle elaborazioni del nostro Osservatorio emerge che più del 60% dei lavoratori dipendenti italiani non dispone di un livello adeguato di benessere globale – commenta Stefano Castrignanò (nella foto in basso), direttore dell’Osservatorio Italian Welfare – Per questi lavoratori, per lo più dipendenti delle piccole imprese, il welfare contrattuale costituisce la principale fonte delle misure di welfare, essendo le iniziative aziendali ancora poco diffuse. È pertanto necessario un’azione sinergica tra le politiche di welfare pubblico, contrattuale e aziendale, volta alla diffusione di coperture universalistiche e di impatto sociale soprattutto nelle piccole imprese".
Andrea Ropa