AFFIDARSI al pensiero morale di Socrate, alle idee di Platone, alla metafisica di Aristotele, o al pensiero critico dei filosofi contemporanei, per migliorare la gestione e le strategie delle imprese contemporanee. È la sfida lanciata dal ‘Laboratorio di filosofia dell’impresa’, un progetto nato dalla collaborazione tra l’Università degli studi di Bergamo e Confindustria Bergamo, fondato sulla convinzione che il sapere filosofico sia uno strumento non solo teorico, ma utile e concreto oggi, per il mondo del lavoro e il successo di un’attività imprenditoriale. Il Laboratorio propone un percorso di incontri e laboratori in cui il pensiero critico e filosofico sarà applicato in molti ambiti della vita d’impresa: dalla gestione delle risorse umane alla selezione e reclutamento del personale, dalla formazione e sviluppo delle risorse interne, fino all’employer branding e alle strategie di attrazione dei talenti. "Stiamo tutti sperimentando il cambiamento nelle prospettive e nelle aspettative di chi entra nel mondo del lavoro – commenta il vicepresidente di Confindustria Bergamo Marco Manzoni, delegato all’Education – che genera un profondo ripensamento anche da parte delle imprese".
Il progetto si articola in nove moduli, in cui gli studenti lavorano a stretto contatto con alcune delle realtà aziendali più significative del territorio bergamasco associate a Confindustria Bergamo. "Viene così offerta agli studenti l’occasione di declinare in termini pratici il sapere che hanno acquisito nei loro studi – spiega il rettore Sergio Cavalieri (nella foto in basso) – e per le aziende si apre la possibilità di arricchire la comprensione di sé stesse da un punto di vista che valorizza le relazioni, la progettualità, la proiezione verso il futuro".
Giada Sancini