Martedì 16 Luglio 2024

Il futuro è targato IA. Opportunità o rischio per l’occupazione?

L'Intelligenza Artificiale minaccia 300 milioni di posti entro il 2030, ma potrebbe anche generare nuove opportunità. Il dibattito a Fin.estate 2024 su un futuro sostenibile e centrato sull'uomo.

BOLLA o non bolla? L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale corre così veloce da spazzare via i principali trend socio-economici degli ultimi anni, dall’Internet of Things al 5G. E anche le certezze sul futuro dell’occupazione. Secondo un recente studio condotto da Goldman Sachs, infatti, ChatGpt e simili avranno un impatto significativo sul mondo del lavoro, mettendo a rischio circa 300 milioni di posti entro il 2030. Ma contemporaneamente l’adozione dell’IA porterà a una crescita del Pil globale del 7%, creando nuove opportunità di occupazione in altri settori. Gli esperti credono che l’IA non sia destinata a sostituire completamente l’uomo sul posto di lavoro, ma possa essere utilizzata per aumentare la produttività e migliorare i processi aziendali, offrendo alle imprese un vantaggio competitivo. Il tutto inserito in uno scenario mai così incerto e in vorticoso cambiamento. Se ne è parlato a Fin.estate 2024, il festival finanziario svoltosi martedì scorso a Bologna, dove una cena nella prestigiosa location di Villa Benni è diventata l’occasione per il confronto tra autorevoli voci internazionali e cento imprenditori selezionati, su un’ipotesi di futuro sostenibile in cui l’uomo sia al centro, senza dimenticare di fare i conti con il progresso.

Giunto alla sua quinta edizione, l’evento organizzato da Mirko Cocconcelli e Francesco Cenerini (rispettivamente primo e terzo da sinistra nella foto in basso) è ormai un appuntamento fisso dell’estate bolognese. Come negli anni scorsi, Alan Friedman (secondo da sinistra) – scrittore e opinionista americano, consigliere di molti governi in tema di comunicazione strategica – ha vestito i panni del guru, delineando la sua personale visione della geopolitica mondiale. Una visione che vede l’Europa, frammentata fra gli interessi diversi quando non contrapposti degli Stati, perdere importanza sullo scacchiere globale, che nella grande partita dell’IA si accontenta di rivestire il ruolo di arbitro, legiferando regole anziché sviluppare nuove tecnologie digitali. Con Friedman sono intervenuti Michele Scolletta (primo da destra), Managing Director di Allianz Global Investors, e Giacomo Guilizzoni (secondo da destra), fondatore della startup Balsamiq ed esperto di IA, che hanno dialogato con il pubblico sul tema: "Dove stiamo andando?"

Andrea Ropa