Lunedì 10 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Discipline Stem: pochi le studiano. E resta il gender gap

POCO PIÙ di un quarto (26,6%) degli studenti europei è iscritto a percorsi di educazione terziaria in ambito tecnico-scientifico e...

POCO PIÙ di un quarto (26,6%) degli studenti europei è iscritto a percorsi di educazione terziaria in ambito tecnico-scientifico e...

POCO PIÙ di un quarto (26,6%) degli studenti europei è iscritto a percorsi di educazione terziaria in ambito tecnico-scientifico e...

POCO PIÙ di un quarto (26,6%) degli studenti europei è iscritto a percorsi di educazione terziaria in ambito tecnico-scientifico e la metà delle aziende riporta difficoltà nel reperire risorse Stem (acronimo che abbraccia le discipline di Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). In questo campo persiste un forte divario di genere visto che scienze naturali, matematica e statistica è la sola disciplina Stem a raggiungere la parità di genere (50,3% sono studentesse) mentre in ingegneria e Ict, al contrario, le studentesse sono in netta minoranza (27% in ingegneria e 20,3% in Ict). Sono alcuni dei dati rilevati dall’Osservatorio Stem 2024-2025 di Deloitte e citati nel corso dell’evento “Competenze stem: chiave per le transizioni multiple e la competitività italiana” organizzato dall’Associazione Civita, che ha messo in luce la necessità di un cambio di narrazione, fondamentale per informare correttamente l’opinione pubblica ed in modo particolare le famiglie ed i ragazzi., sulle opportunità offerte dalle discipline Stem e l’urgenza di rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato per promuovere le competenze tecnico-scientifiche, fattore chiave per affrontare le sfide complesse e interconnesse del mondo di oggi: dalla transizione ecologica a quella digitale, dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità sociale. Cambiamenti che richiedono una risposta strutturata e incisiva e rispetto ai quali le competenze Stem rappresentano la chiave per garantire la competitività del sistema Paese.

"I dati del nostro Osservatorio evidenziano come in Italia e in Europa esista ancora un importante gender gap nel mondo delle Stem – ha commentato Guido Borsani (nella foto in basso), presidente di Fondazione Deloitte – Mentre nelle università ormai la maggioranza degli iscritti è donna, infatti, tra gli studenti Stem le ragazze sono solo il 31,9% in Europa e il 36,6% nel nostro Paese. La sottorappresentazione delle donne, poi, è particolarmente forte nelle facoltà Ict, un ambito cruciale per lo sviluppo dell’IA e di altre tecnologie emergenti. In generale a livello italiano ed europeo dobbiamo investire maggiormente sulle competenze Stem per ridurre il nostro gap in termini di innovazione, migliorare la competitività delle nostre imprese e farci trovare preparati alle grandi sfide di domani".

Giada Sancini