BENDING SPOONS, azienda con sede a Milano attiva nell’ambito dei dispositivi software IT, è per il quinto anno consecutivo la migliore organizzazione in cui lavorare secondo i millennial. Lo ha stabilito la classifica dei Best Workplaces for Millennials 2023, stilata da Great Place to Work Italia ascoltando le opinioni espresse da oltre 16mila collaboratori appartenenti alla generazione Y di 117 aziende, raccolte sulla base delle risposte date al questionario di clima aziendale. Percezione dell’impegno diretto dell’azienda nel migliorare l’ambiente di lavoro, rapporto trasparente e di fiducia con il management, possibilità di ricevere dei riconoscimenti che valorizzino l’impegno profuso: sono questi alcuni dei fattori chiave che contraddistinguono le 20 migliori aziende italiane in cui i millennial, la fascia di collaboratori di età compresa tra 26 e 42 anni, sono più felici di lavorare.
Altri fattori importanti per i millennial sul luogo di lavoro riguardano la percezione circa l’impegno profuso dall’azienda nel migliorare l’ambiente lavorativo, con una differenza di ben 28 punti percentuali (89% contro 61%) tra i Best Workplaces e il resto delle organizzazioni, e la possibilità di poter ottenere dei riconoscimenti a coronamento dell’impegno lavorativo (82% contro 60%, +22%). E ancora, tra i temi sui quali i Best Workplaces for Millennials si differenziano nel confronto con le altre realtà coinvolte nell’analisi ci sono anche il tema retributivo (74% contro 49%, +25%) e il rapporto con il management, indispensabile per mantenere un clima lavorativo positivo, grazie a una gestione efficace dei carichi di lavoro, una comunicazione trasparente e una fiducia reciproca (+18%).
"Dall’analisi – commenta Beniamino Bedusa (nella foto in basso), presidente di Great Place to Work Italia – emerge come, tra i temi più apprezzati dai collaboratori appartenenti alla generazione Y, vi sia l’integrità delle persone con cui si collabora: principi di etica e onestà sono valori fondamentali sia nella relazione tra il singolo e l’azienda sia nei rapporti tra colleghi. Tuttavia, permangono alcuni aspetti su cui i millennial risultano più insoddisfatti, soprattutto rispetto alle generazioni più mature: retribuzione e benefit. È inoltre interessante notare come per le imprese sia più difficile agganciare la generazione Y sul versante emotivo che determina la motivazione personale e l’orgoglio per il proprio lavoro".
Giada Sancini