Martedì 6 Agosto 2024

Anche telemedicina e Fab working nel nuovo integrativo

Nestlé promuove politiche di welfare aziendale avanzate, come il congedo di paternità retribuito al 100% e servizi di supporto alla salute e al benessere dei dipendenti e delle loro famiglie. Un esempio positivo per il miglioramento della qualità della vita lavorativa.

L’82% DEI NEOPAPÀ ha usufruito di ‘Nestlé baby leave’, il congedo di 3 mesi retribuito al 100% introdotto dall’azienda a partire dal 2022 per i propri dipendenti in Italia. Questi numeri spiccano come un esempio positivo rispetto alla reale situazione del nostro Paese. Secondo gli ultimi dati Inps, infatti, il 64% dei neopapà sceglie di usufruire dei 10 giorni di congedo previsti dalla legge. Ciò dimostra che c’è spazio per superare i retaggi socioculturali che tuttora investono neogenitori e datori di lavoro. Il Gruppo Nestlé è stato il primo in Italia, nel 2012, a prevedere due settimane di congedo di paternità e, dieci anni dopo, ha continuato a dimostrare di essere un apripista nelle politiche di welfare aziendale e nelle misure di supporto della genitorialità. Dal 2008, Nestlé è stata anche la prima azienda a offrire ai genitori la possibilità di portare i figli in ufficio durante la chiusura delle scuole attraverso l’iniziativa ‘90 giorni’, che garantisce per 6 settimane consecutive un’assistenza completa ai bambini durante le ore di lavoro.

Tra le novità lanciate dall’azienda nel 2024, grazie al rinnovo del contratto integrativo siglato con i sindacati, c’è un servizio di telemedicina gratuito di cui le proprie persone e i relativi familiari possono usufruire per un consulto da remoto, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con medici o specialisti riguardo a problemi di salute non urgenti. Questa attività si aggiunge al pacchetto di misure per la tutela della salute che Nestlé offre già ai suoi dipendenti e che include uno sportello di supporto psicologico, visite mediche di diverso tipo e un programma di prevenzione oncologica in collaborazione con diversi enti. Altre soluzioni introdotte dal Gruppo con l’obiettivo di venire incontro alle esigenze dei propri collaboratori sono il Fab working, il modello di smart working flessibile e bilanciato di cui usufruiscono oltre 2.000 persone, e il Nestlé welfare program (Wellnest), il nuovo programma di welfare aziendale che ha tra i tanti servizi l’Employee assistance program con cui dà alle persone del Gruppo la possibilità di ottenere un supporto in situazioni di stress per problematiche in diversi ambiti.

"Siamo convinti – commenta Marco Travaglia (nella foto in basso), presidente e ad del Gruppo Nestlé in Italia – che la crescita della nostra azienda sia fortemente connessa al benessere di tutte le persone che lavorano, direttamente o indirettamente, con noi e, per questo, ci dedichiamo a migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in cui operiamo".

Giada Sancini