Giovedì 26 Dicembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Lavoro, ecco le misure del governo. Giovani, donne e Sud: un’infornata di bonus per nuove assunzioni

Dal primo settembre arrivano altri incentivi e agevolazioni per le imprese. Confermata in manovra anche la super deduzione fiscale del 120%

Roma, 28 agosto 2024 – È un vero supermercato o puzzle di bonus e agevolazioni per le assunzioni di giovani, donne e disoccupati quello che, tra conferme e novità, parte il primo settembre prossimo. Un ventaglio di incentivi che il governo intende mantenere e rilanciare, con la legge di Bilancio, anche per il 2025. E, anzi, come annunciato da più parti, è uno dei capitoli della manovra sul quale i leader dell’esecutivo sembrano tutti d’accordo. Vale la pena, dunque, mettere a fuoco le possibilità previste e in arrivo per sostenere l’occupazione di specifiche fasce deboli del mercato del lavoro.

Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Nuovo bonus giovani

Si tratta di una misura di agevolazione che scatta il primo settembre e che sostituisce tutte le precedenti agevolazioni previste per l’occupazione dei giovani. In che cosa consista, in concreto, è presto detto. Le imprese che assumeranno under 35 (mai occupati a tempo indeterminato) da settembre e fino al 31 dicembre 2025, con un contratto a tempo indeterminato (anche stabilizzando un rapporto a termine), potranno contare, per due anni, su uno sconto contributivo fino a 500 euro mensili per ciascun lavoratore (650 euro per Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). I datori di lavoro, per ottenere lo sgravio, non devono aver licenziato nei sei mesi che precedono l’assunzione incentivata e se lo fanno nei sei mesi successivi all’attivazione del bonus devono restituire quanto hanno ricevuto.

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Donne, restyling per l’incentivo

Nuova formula anche per l’occupazione incentivata delle donne in condizione di svantaggio. In questo caso, sempre per le assunzioni dal primo settembre al 31 dicembre 2025, è previsto l’esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite di 650 euro su base mensile. L’incentivo è previsto per le donne di qualsiasi età, disoccupate da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zes unica per il Sud, o per le donne di qualsiasi, disoccupate da almeno 24 mesi in tutto il Paese. L’agevolazione vale anche per tutta l’Italia anche nel caso di assunzione di donne disoccupate da almeno sei mesi per attività e settori con un tasso di disparità di occupazione superiore almeno del 25% tra uomini e donne.

Sud, agevolazione Zes

Dal primo settembre e fino al 31 dicembre 2025 scatta anche l’agevolazione Zes per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi, con più di 35 anni, presso una sede o una unità produttiva nella Zes del Sud. Il bonus consiste nell’esonero, per un massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali nel limite di 650 euro mensili.

Decontribuzione Sud, proroga al 31 dicembre

Varrà fino al 31 dicembre prossimo (ma ci si attende che verrà prorogata sia pure con rimodulazioni da definire) la cosiddetta decontribuzione Sud. Attualmente l’agevolazione è riconosciuta secondo percentuali decrescenti: è del 30% fino all’anno prossimo, per il 2026 e 2027 scende al 20%, per il 2028 e 2029 si passa al 10%.

Super deduzione del 120%

È operativa dal primo gennaio scorso e si applica anche alle assunzioni (sempre a tempo indeterminato) avvenute fino a oggi la maxi deduzione fiscale del 120 per cento (130 nel caso di lavoratori di categorie svantaggiate) dal reddito di impresa, prevista per datori di lavoro, professionisti e lavoratori autonomi che instaurano i nuovi rapporti di lavoro. Lo sconto fiscale riguarda le aziende che possono dimostrare di aver aumentato l’occupazione nell’anno di riferimento. È stato annunciato che l’operazione verrà confermata anche nella manovra per l’anno prossimo.