Roma, 14 marzo 2023 - Dopo il lieve rallentamento di assunzioni che ha caratterizzato l’inizio del 2023, appaiono ora i primi segnali positivi: nonostante le persistenti preoccupazioni in merito alle questioni economiche e geopolitiche, il secondo trimestre sulle prospettive occupazionali rivela che i datori di lavoro italiani contemplano assunzioni in crescita, con una previsione netta di occupazione del +17%.
Un rinnovato ottimismo delle aziende italiane, quindi, in tutti i settori e tutte le dimensioni d’impresa. È quanto riportato nell’indagine 'ManpowerGroup Employment Outlook Survey', che segnala come rispetto al primo trimestre 2023 le previsioni siano in miglioramento del 7%, mentre rispetto a un anno fa il miglioramento è del 2%.
Le competenze più ricercate
Le competenze più ricercate sono quelle ingegneristiche, informatiche e logistiche. Il 75% dei datori di lavoro italiani ha ammesso di continuare ad avere difficoltà a reperire persone con le giuste competenze e le più richieste, in particolare, sono abilità relative a IT Data (21%), ingegneria (18%) e vendite e marketing (17%). Mentre per quanto riguarda le soft skill, il 27% degli intervistati indica l'affidabilità e la disciplina come quelle più richieste.
Confronto mondiale: i paesi più ottimisti
A livello internazionale, le intenzioni di assunzione rimangono invariate rispetto allo scorso trimestre (+23%). Le migliori prospettive al netto degli aggiustamenti stagionali sono registrate dai datori di lavoro del Nord America (+30%), del Centro e Sudamerica (+27%) e dell’Asia Pacifico (+27%), mentre per la zona Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) si rileva un dato positivo (+18%) ma inferiore rispetto alle altre macroregioni.
Confronto nazionale: Nord e Sud Italia
Anche per il secondo trimestre dell’anno, i datori di lavoro di tutte le quattro macroaree italiane prevedono di aumentare i propri organici. Tuttavia, le prospettive cambiano non di poco in base all’area di riferimento. Al Nord Ovest (+23%) e al Nord Est (+22%) si registrano le previsioni migliori e anche i dati del Centro (+19%) sono sopra la media nazionale. Invece per Sud e Isole si rileva l’unico caso in cui le previsioni per il secondo trimestre (+8%) per quanto positive sono in calo (-1%) rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
I settori più ottimisti
Il settore con le prospettive migliori è quello delle telecomunicazioni, media & communication (+32%), che si lascia alle spalle la crescita zero del primo trimestre. Ma è l’automotive e trasporti (+26%) a segnare il miglioramento più importante rispetto ai tre mesi precedenti: +36%, recuperando il -10% del Q1. Molto bene anche le prospettive per Energia e servizi (+26%), Tecnologie dell’informazione (+25%), Sanità e life sciences (+23%). Previsioni positive si registrano per l’Industria (+16%), Beni di consumo e servizi (+14%) e Banche, assicurazioni e immobiliare (+10%).