Roma, 26 giugno 2024 – Il lavoro nel settore aerospaziale italiano vedrà un’evoluzione significativa e farà crescere opportunità professionali finora inedite. Ad affermarlo è il rapporto Gi Group Star Matrix: Trend Evolutivi e Futuro delle Professioni nei settori Aeronautica e Spazio, presentato nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, nel quadro del convegno organizzato da ASI e Gi Group Holding, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del settore industriale e accademico.
I motivi
Nello studio si legge, infatti, che alcune professioni – non solo ingegneristiche –diventeranno strategiche. Allo stesso tempo, altre declineranno e dovranno perciò essere ripensate. Lo sviluppo previsto del comparto è legato, in primis, all’utilizzo di nuove tecnologie, in particolare alla progressiva adozione dell’intelligenza artificiale e agli avanzamenti nei sistemi di propulsione elettrica, nel volo ipersonico e in processi come la smart manufacturing, la prototipazione rapida e la robotica. Elementi che stanno rivoluzionando l’aeronautica contemporanea e ridefinendo il modo in cui si concepiscono e si utilizzano gli aeromobili.
Spazio e sostenibilità
Ruoli determinanti nell’espansione del settore sono rappresentati anche dalla sostenibilità – declinata nelle componenti ambientali, con l’utilizzo modalità di propulsione alternative, di bio carburanti, materiali avanzati, sociali, con lo sviluppo di infrastrutture che evitano impatti negativi sulle comunità ed economiche – e dai fattori geopolitici: in questo momento di tensioni si sta verificando il rientro di asset e competenze nei confini nazionali.
Il settore e le professioni in ascesa
Quello aerospaziale è un settore già all’avanguardia. In Italia è presente con oltre 700 aziende, 550mila persone e suddiviso in 15 Distretti Regionali. Il fatturato annuale è di 16 miliardi di euro. In questo quadro, secondo lo studio promosso da Gi Group Holding, nei prossimi 3-5 anni crescerà, per l’appunto, la rilevanza di figure lavorativo di tipo ingegneristico, ma anche i profili specializzati in ambito cybersecurity, sostenibilità normativa e design. Così come aumenterà la domanda di professionalità esotiche rispetto al comparto, come esperti di geomatica e di cartografia, sempre più richiesti per le loro competenze nel leggere e interpretare immagini e dati relativi a un territorio e legarli ad altre informazioni di valore. Da ripensare saranno, invece, ruoli fondati ruoli fondati su tecnologie e processi a rischio obsolescenza, come l’Aircraft Technician il CAD Designer o il Product Quality Manager.
Nello specifico, diventeranno fondamentali ruoli come i Project Manager e quelle dei System Engineer. Nel campo della Cybersecurity, saranno richiesti profili strategici per proteggere le infrastrutture critiche e i dati sensibili, quali Cybersecurity Manager, Cybersecurity Engineer e Network Security Engineer. Mentre, sul fronte della sostenibilità, assumeranno grande valore le figure di Alternative Propulsion Systems Engineer, Battery Engineer e Bio-fuel Engineer. Per la progettazione, i profili di Rapid Prototyping e, nel campo del Design & Engineering, emergeranno i ruoli dedicati a progettare e sviluppare sistemi di interazione individuo-macchina per garantire la sicurezza e il comfort in volo, come quello di Human-Machine-Interaction Engineer/ UX-UI Designer.
Le dinamiche e gli obiettivi
A conferma dei dati emersi dallo studio, Michele Savani, Corporate Business Development Director - Technical Engineering di Gi Group, ha affermato che “le imprese nel settore aerospaziale stanno attraversando una fase di profondi cambiamenti che mettono in primo piano il ruolo cruciale delle funzioni HR. Una delle sfide principali per le risorse umane è e sarà la gestione del talento, che vuol dire innanzitutto promuovere e supportare adeguatamente l’evoluzione dei ruoli e attivare le giuste leve di attraction e retention”.
La carenza di competenze
“Questo a maggior ragione alla luce di tre dinamiche”, ha ribadito Savani: “la carenza di competenze, fortemente polarizzata in ambito tecnico-ingegneristico; lo scenario di invecchiamento demografico, che sottrarrà forza lavoro alle aziende; il carattere molte volte internazionale della competizione per i talenti, che fa sì che possano arrivare proposte di valore percepite come maggiormente interessanti anche da altri contesti rispetto a quello italiano”.
Carriere in ambito Stem
In merito all’evoluzione del settore, anche l’Agenzia Spaziale Italiana “è molto attenta alla formazione delle giovani generazioni”, ha assicurato Luca Vincenzo Maria Salamone, Direttore Generale di ASI. “L’obiettivo è di spronare e di indirizzare le nuove leve verso la conoscenza e l’impiego in un settore molto dinamico e tecnologicamente all’avanguardia come quello aerospaziale e spaziale in particolare. A tale scopo, ASI sostiene, tra le altre cose, borse di dottorato su tematiche spaziali e promuove attività di formazione volte a stimolare i giovanissimi verso studi e carriere in ambito Stem”, ha concluso Salamone.