Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

L’Antitrust multa 4 compagnie telefoniche

Le pratiche scorrette si pagano, prima o poi. Con una multa da un milione complessivo, l’Antitrust ha messo un freno agli abusi di Vodafone, Wind, Telecom e Fastweb: rispettivamente per 400mila, 300mila, 200mila e 100mila di sanzione. Sotto accusa le fatture post recesso emesse dai quattro operatori telefonici. L’Autorità per la garanzia della concorrenza e del mercato, infatti, ha rilevato delle gravi anomalìe – a partire almeno da gennaio 2020 – nella gestione delle procedure interne per le cessazioni e le modifiche delle utenze di telefonia fissa e mobile. In particolare, nelle istruttorie sono emersi: "Disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società rispetto ai quali gli operatori, anche se in misura diversa, non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo".

Concretamente, le pratiche illegittime sono state su due fronti. Il primo è quello delle fatture che le compagnie hanno continuato a inviare ai propri clienti dopo il recesso del contratto. Il secondo riguarda i casi di migrazione delle linee telefoniche, per cui sono state addebitate "doppie fatture" a carico dell’utente, sia da parte del nuovo operatore che del precedente. Le quattro compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare ad attuare la pratica scorretta ed entro 90 giorni dovranno comunicare all’Autorità le iniziative adottate a tal fine. Le associazioni dei consumatori, però, non sono soddisfatte. A parere del Codacons queste sanzioni dell’Antitrust "hanno come unica conseguenza quella di fare il solletico ai colossi della telefonia". Meno negativa l’Udicon: "La sanzione di oggi deve suonare come un monito per il mercato: occorre avere cura del cliente non solo quando c’è da pagare. Bisogna garantire la piena trasparenza anche quando il rapporto contrattuale cessa, il tutto all’insegna della massima regolarità".

Elena Comelli