Dopo la grande ripresa dell’anno scorso, il 2024 è proseguito bene per Piazza Affari, che registra una crescita del 12% al terzo posto europeo, con una capitalizzazione che sale a 811 miliardi di euro. Milano è sempre leader nel Vecchio continente nella piattaforma delle obbligazioni, grazie anche alle grandi offerte di titoli di Stato, con qualche fatica invece negli ingressi di società di grandi dimensioni e un leggero calo delle società quotate. È la fotografia dell’anno che si sta chiudendo scattata da Borsa Italiana, che vede anche la capofila Euronext (che controlla oltre a Piazza Affari i listini azionari di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Oslo e Parigi) in buona salute. Secondo dati aggiornati a venerdì scorso, la capitalizzazione complessiva delle società quotate a Milano si attesta infatti a 811 miliardi, contro i 761 della fine del 2023, e un rapporto con il Pil italiano al 38%. Gli indici registrano un aumento del 12,6% per l’Ftse Mib, che raggruppa i 40 titoli principali, e del 12% per l’Ftse All share. L’anno scorso l’Ftse Mib era salito del 28%, ma la performance 2024 vale comunque per Piazza Affari il terzo miglior risultato in Europa dietro a Francoforte, in aumento del 19%, e a Madrid, in crescita del 14%.
Nel 2024 gli scambi di azioni, in aumento rispetto all’anno scorso, hanno raggiunto una media giornaliera di 2,6 miliardi di euro e una media di oltre 300mila contratti. La regina degli scambi è stata Unicredit, sia per contratti che per controvalore: oltre 5 milioni di contratti per un totale di oltre 78 miliardi di euro. Complessivamente, invece, sono stati scambiati 76 milioni di contratti e un controvalore di 666 miliardi di euro. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 5 agosto 2024 con 590.685 contratti scambiati e, per il controvalore, il 15 marzo con 6,6 miliardi di euro.
Red. Eco.