Mercoledì 5 Febbraio 2025
Riccardo Jannello
Economia

La visione (e l’ascolto) del futuro, arrivano gli occhiali per sentire meglio

EssilorLuxottica lancia i ‘Nuance Audio Glasses’ per chi ha problemi di udito, in vendita a marzo in Italia e Usa. Possibili nuove collaborazioni con Meta. Zuckerberg potrebbe entrare nel gruppo con una quota del 5%

Un fermo immagine del video di presentazione dei Nuance Audio Glasses

Un fermo immagine del video di presentazione dei Nuance Audio Glasses

Roma, 5 febbraio 2025 – Chissà se il domenicano pisano Alessandro Della Spina, che alla fine del XIII secolo inventò gli occhiali, si sarebbe mai sognato che il suo oggetto non solo diventasse la panacea per la vista, ma anche per l’udito, i due sensi con i quali più di tutti si può godere la vita. Adesso ipovedenti e moderatamente ipoacusi hanno a disposizione un unico dispositivo per correggere le loro disfunzioni abbinate.

La multinazionale italo-francese EssilorLuxottica ha infatti ottenuto – grazie anche all’acquisizione della startup Pulse Audition, specializzata in Intelligenza Artificiale applicata all’audio, e dell’israeliana Nuance - l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration americana e la certificazione europea Iso per la vendita senza prescrizione dei suoi Nuance Audio Glasses, un apparecchio smart ideale per chi ha delle limitazioni da lievi a moderate nei due sensi e nei quali la componente per l’udito è "discreta".

La vendita inizierà negli Stati Uniti e in Italia entro marzo, mentre in Francia, Germania e Regno Unito gli occhiali vista-audio arriveranno in commercio entro giugno. L’azienda spera che possano essere venduti oltre che nei negozi della propria rete anche dagli ottici e in questo senso si sta lavorando. Un segmento questo che vale, secondo i calcoli, una ventina di miliardi.

I dati della World Health Organization dicono che a oggi 1 miliardo e 600mila persone nel mondo soffrono di disturbi uditivi, e la cifra potrebbe arrivare a 2,5 miliardi entro il 2050. L’ingresso nel settore acustico potrebbe aprire a future integrazioni con i Ray-Ban Meta. Mark Zuckerberg ha già anticipato l’intenzione di rafforzare il legame con EssilorLuxottica, e non è esclusa una futura partecipazione azionaria della società del fondatore di Facebook nel capitale del gruppo, con una quota stimata intorno al 5%.

E queste voci hanno permesso al titolo Essilux di guadagnare alla Borsa di Parigi il 13% da metà gennaio a oggi. "La nostra soluzione – dice il presidente e ad di Essilux, Francesco Milleri – oltre che fortemente innovativa sarà anche accessibile". Occhiali dunque non solo più per correggere le diottrie: i primi a superare questa barriera furono i Google Glasses, con mini computer con comando vocale, camera e mille altre appendici inserito negli occhiali. Il primo prototipo fu lanciato negli Usa il 15 aprile 2013 e gli amanti lo pagarono fino a 1500 dollari. Pensare che a Della Spina, ottocento anni, furono criticati anche i semplici occhiali…