Sabato 21 Dicembre 2024
ELENA COMELLI
Economia

La svolta della Bce. Stop al rialzo dei tassi. Ma Lagarde avverte:: "È presto per un taglio"

La presidente dell’Eurotower non esclude nemmeno futuri aumenti "L’economia della zona euro resterà debole per il resto del 2024. Si rafforzerà nei prossimi anni con il rallentamento dell’inflazione".

La svolta della Bce. Stop al rialzo dei tassi. Ma Lagarde avverte:: "È presto per un taglio"

Prima pausa dopo dieci rialzi. La Bce ha deciso ieri di lasciare fermo il tasso d’interesse sui rifinanziamenti principali al 4,5% (quello sui depositi al 4% e quello sui prestiti marginali al 4,75%). La decisione, che è stata presa all’unanimità nella riunione svolta ad Atene, non segna però la fine della stretta monetaria. Le prossime decisioni restano infatti legate alla lettura dei dati in arrivo, seguendo l’approccio "riunione per riunione" applicato finora, che lascia aperta la porta a decisioni in qualunque direzione. La presidente Christine Lagarde ha ribadito in conferenza stampa che la lotta all’inflazione non è affatto finita e non ha voluto confermare che l’attuale livello dei tassi sia il "picco" della stretta, né ha voluto quantificare quanto a lungo i tassi resteranno alti. In ogni caso l’idea di un taglio del costo del denaro, ha precisato, è "assolutamente prematura" e l’ipotesi non è stata nemmeno discussa.

Nulla è ancora garantito nel rallentamento dei prezzi e per la Bce si tratta di verificare se l’andamento dell’inflazione previsto dai modelli sia confermato dalla realtà. I passati aumenti del costo del denaro stanno funzionando, spiega Francoforte, e hanno contribuito alla riduzione dell’inflazione, che però continuerà a essere "troppo elevata" ancora per un lungo periodo. I tassi, ha ripetuto l’Eurotower, "sono a livelli che, mantenuti per una durata sufficientemente lunga, daranno un importante contributo" al raggiungimento dell’obiettivo del 2% nel medio termine. La Banca centrale europea ha anche ribadito l’intenzione di rinnovare gli acquisti di titoli con il programma anticrisi Pepp almeno fino a tutto il 2024.

Con il venir meno della crisi energetica i governi dovrebbero continuare a ritirare le relative misure di sostegno, ha spiegato Lagarde, sottolineando che questo è essenziale per evitare di sospingere al rialzo le pressioni inflazionistiche di medio termine e rendere necessaria una risposta ancora più forte di politica monetaria. "L’economia dell’Eurozona resta debole, mentre la produzione del settore manifatturiero continua a calare e il mercato del lavoro è solido, anche se mostra qualche segnale d’indebolimento", ha aggiunto la presidente della Bce. Ci si attende che l’economia "resti debole per il resto del 2024", mentre più avanti "con il calo dell’inflazione e il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, dovrebbe rafforzarsi nei prossimi anni".

I rischi sulla crescita, ha quindi spiegato Lagarde, restano orientati al ribasso, anche se la resilienza del mercato del lavoro può sostenere la fiducia di famiglie e imprese. La presidente non ha voluto rispondere direttamente a una domanda sullo spread italiano, che ormai viaggia stabilmente oltre i 200 punti di distanza rispetto al Bund tedesco. Ha risposto in maniera indiretta: la Bce intende garantire "una trasmissione appropriata" della sua politica monetaria in tutti i Paesi dell’eurozona "e abbiamo tutti gli strumenti per assicurarci che accada", ha detto. Nell’introduzione alla conferenza stampa, come nelle precedenti occasioni, Lagarde aveva ricordato la necessità di accelerare il compimento della riforma del mercato unico dei capitali e dell’Unione bancaria, da completare entro fine anno. In risposta a una domanda sulle divisioni all’interno del consiglio, Lagarde ha anche voluto salutare Ignazio Visco, sia pure senza nominarlo, che ha terminato il suo mandato. A dicembre al posto di Visco in Consiglio ci sarà Fabio Panetta, che dal primo novembre sarà il nuovo governatore della Banca d’Italia e che lascerà il comitato esecutivo della Bce, dove gli subentrerà Piero Cipollone, vice direttore generale uscente di Bankitalia.