Roma, 5 ottobre 2023 – Il carovita sembra inarrestabile in Italia: i prezzi continueranno a correre anche questo autunno. È quanto emerge dal report sui rincari di beni e servizi a cura di Facile.it e Consumerismo No Profit, che ha indagato su quali voci della spesa familiare sono cresciute di più nell’ultimo anno e quali sono quelle destinate ad aumentare ulteriormente nei prossimi mesi. Dalle bollette alla benzina, ecco cosa pesa (e peserà) di più sulle tasche degli italiani.
Il carrello della spesa
Il carrello della spesa, che contiene i beni primari e irrinunciabili per le famiglie, è anche quello che ha visto i maggiori aumenti negli ultimi due trimestri. Le compere quotidiane sono finite nel mezzo di una ‘tempesta perfetta’ tra cambiamento climatico, crisi energetica, inflazione e molti altri fattori, per cui dai dati di settembre emerge un aumento del 24,5% dei prezzi dei principali prodotti di largo consumo come lo zucchero, l’olio d’oliva o il pane confezionato.
Inoltre, merita un discorso a parte l’ortofrutta, che subisce rincari a doppia cifra costantemente a causa dei sempre più frequenti eventi climatici estremi.
Frutta e verdura
Tra i più cari spiccano pere, susine, pesche, mele, cipolle, patate, carote, zucche e radicchio, fatto per cui ormai anche una semplice zuppa di patate e cipolle potrebbe sembrare un bene “quasi di lusso”. Gli aumenti, infatti, costringono molti italiani a rinunciare a frutta e verdura: nei primi cinque mesi del 2023 le vendite di questi prodotti sono scesi dell’8%. In totale, secondo le stime di Consumerismo No Profit, una famiglia di 4 persone dovrebbe spendere oltre 1.100 euro in più quest’anno rispetto al 2022 per riempire il carrello di beni essenziali ogni settimana.
Bollette
E una volta tornati a casa dal supermercato, si devono affrontare le bollette di luce e gas, che rispetto all’anno scorso potrebbero sembrare anche abbastanza basse. Si tratta, tuttavia, di “un’illusione ottica”, spiega il report, che sottolinea come lo scorso anno i prezzi di luce e gas hanno raggiunto il picco durante il periodo estivo. Quindi anche se un calo del 43% per l’energia elettrica e del 26,8% per il gas rispetto all’anno scorso sembra tanto, una famiglia tipo con un contratto di fornitura nel mercato tutelato ad agosto 2023 ha speso comunque il 18% in più per la luce rispetto al 2019. Una cifra che sale al 27%, invece, nel caso del gas. E vista la crescita del 2,3% della tariffa del gas nell’ultimo mese, non si escludono ulteriori aumenti nemmeno nell’ultimo trimestre del 2023.
Carburante
Non c’è pace nemmeno sul fronte del carburante. Dopo un luglio abbastanza tranquillo, la vera stangata è arrivata ad agosto e a settembre. Nella settimana dal 18 al 24 settembre fare il pieno, in media, è costato il 21% in più rispetto al 2022 per un’auto a benzina, il 10% in più per una a diesel. In più, nell’ultimo anno è aumentato anche il prezzo delle polizze auto e moto. Ad agosto, l’assicurazione di una macchina in media costava il 26% in più rispetto all’anno scorso, mentre per chi si sposta sulle due ruote ha dovuto affrontare un incremento di ben 41%, emerge dall’analisi di Facile.it.
Mutui
Si prospetta un autunno caldo, infine, anche per coloro che hanno mutui variabili o per chi ha intenzione di acquistare casa nei prossimi mesi, in quanto un finanziamento medio a tasso variabile sottoscritto all’inizio dello scorso anno ha visto crescere la rata del 44% tra settembre 2022 e 2023. Ma “la buona notizia è che gli aumenti potrebbero essere vicini alla fine”, rassicura il rapporto, che prevede il picco entro dicembre, poi una lenta discesa.