Domenica 24 Novembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

La ministra Calderone: "Incentivi e formazione. L’obiettivo è assumere settantamila under 30"

La titolare del Lavoro: ci sono a disposizione 800 milioni di euro, tutti fondi europei. "Il decreto non è solo taglio del cuneo e riforma del reddito di cittadinanza". Nel piano nuovi sostegni alle famiglie e misure per chi non studia né lavora

Marina Calderone (Ansa)

Marina Calderone (Ansa)

Il Decreto del Primo Maggio sul lavoro non è "solo" il taglio del cuneo e la riforma del Reddito di cittadinanza. "Una particolare attenzione è dedicata ai Neet, i giovani che non studiano e non lavorano – avvisa la ministra del Lavoro Marina Calderone –. Per le assunzioni di coloro che sono iscritti al ‘Programma operativo nazionale iniziativa occupazione giovani’ abbiamo previsto un incentivo valido per un anno intero, pari al 60% della retribuzione lorda mensile, cumulabile con altri bonus già in essere, come quello per l’assunzione di under 36 (in questo caso, l’incentivo scende al 20%)".

Quante risorse ci sono a disposizione e per quale obiettivo?

"A disposizione ci sono oltre 800 milioni di euro di fondi europei. L’obiettivo è quello di arrivare a 70mila nuove assunzioni di giovani under 30".

Sono previste misure specifiche per garantire una maggiore sicurezza agli studenti impegnati nella alternanza scuola-lavoro. In che termini?

"Avevamo promesso un giro di vite sulla sicurezza degli studenti inseriti all’interno dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto). Con il ministero dell’istruzione, abbiamo, quindi, operato su un doppio binario. Da una parte scattano nuovi obblighi per le imprese ospitanti sulle misure e sui dispositivi di protezione. Dall’altra agiamo su prevenzione e monitoraggio di questi percorsi, ampliando le informazioni che devono essere messe a disposizione e introducendo nuove modalità di controllo qualitativo dei Pcto. Più in generale, è tutta l’attività dell’ambiente scolastico che sarà maggiormente tutelata".

Attraverso quali interventi?

"Il decreto estende la copertura assicurativa agli studenti, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado. Si tratta di una platea di circa dieci milioni di persone. Abbiamo istituito anche un fondo per i familiari degli studenti vittime, dal 2018, di infortuni in occasione delle attività formative: un gesto di vicinanza alle famiglie anche se nulla può ripagarle della perdita di un figlio".

Per le famiglie, un’altra novità riguarda la maggiorazione dell’assegno unico per i vedovi. A quanto ammonterà?

"Era una lacuna della normativa precedente. In questo modo, dal primo di giugno l’assegno unico per i genitori vedovi aumenterà di 30 euro per ogni figlio".

Il sindacato, però, contesta le nuove regole sui contratti a termine, perché favorirebbero maggiore precarietà.

"Non abbiamo previsto interventi che accentuino la precarietà, visto che i contratti con una durata superiore ai 12 mesi riguardano appena il 2,5% dei lavoratori. Il decreto lavoro opera una responsabilizzazione dei sindacati affidando a loro l’individuazione delle causali per il rinnovo dei contratti, dopo il primo anno e comunque entro i 24 mesi, attraverso la contrattazione collettiva al fine di portare a un giusto punto di incontro tra la tutela del lavoratore e le esigenze dei settori produttivi".

Il taglio del cuneo potrà diventare strutturale?

"Il governo sta dedicando gran parte delle risorse disponibili al sostegno del lavoro e dei lavoratori. Siamo intervenuti due volte in sei mesi su questo fronte, da ultimo con un incremento medio di 100 euro in busta paga fino a fine anno. Il taglio strutturale del cuneo del 5% resta un obiettivo di legislatura".

Nel mirino anche la riforma del reddito: quale è la nuova impostazione del contrasto della povertà?

"Il decreto individua due platee, distinguendole in base ad esigenze diverse. Da un lato istituisce l’Assegno di inclusione sociale, quale misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, formazione, lavoro e politica attiva del lavoro. Questa misura intende mettere in protezione i nuclei familiari fragili in condizione di povertà che al loro interno abbiano un disabile, dei minori o un soggetto anziano. Coloro che ne faranno domanda, oltre a ricevere un sussidio economico, saranno inseriti all’interno di un percorso personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa".

E per i cosiddetti occupabili?

"Tutti coloro che sono in età da lavoro possono chiedere il "supporto per la formazione e il lavoro" che prevede un’indennità di 350 euro per chi si attiva per formarsi e trovare un lavoro. In entrambi i casi, una piattaforma informatica faciliterà l’incontro fra domanda e offerta di lavoro".

Un altro fronte caldo è quello delle pensioni e di Opzione donna.

"Opzione donna porta con sé una questione più ampia che è quella dell’accesso delle donne alla pensione. In Parlamento, nei giorni scorsi, la maggioranza ha impegnato il governo ad assumere specifiche iniziative volte a contrastare il divario pensionistico di genere e ad individuare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, forme di flessibilità di accesso al trattamento pensionistico e di anticipo pensionistico. Si studieranno, in più, con il confronto con le parti sociali, formule innovative che permettano di anticipare la decorrenza della pensione e allo stesso tempo di integrarla con una ridotta prestazione lavorativa, facilitando l’integrazione con i tempi di vita e di cura".