Venerdì 29 Novembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

La corruzione ci costa 237 miliardi di euro l’anno

Per il 20% è “accettabile” che un genitore paghi per un lavoro al figlio

L'uomo si è ritrovato una mazzetta di soldi falsi

La corruzione ci costa 237 miliardi di euro

Roma, 29 novembre 2024 – Non ci sono zone “franche”, o settori privi di fenomeni corruttivi. Si tratta di una prassi così consolidata e sistemica, da essere percepita come normale dalla maggior parte degli italiani: stiamo parlando della corruzione. In un documento redatto dall’Istat, e relativo al triennio 2020-2023, si analizzano otto settori chiave, dalla sanità all’assistenza, dall’istruzione al lavoro, dagli uffici pubblici alla giustizia, per finire con public utilities e forze dell’ordine.

L’indagine Istat 2020-2023

L’indagine ha visto gli intervistati rispondere a quesiti riguardo il fenomeno corruttivo, sia vissuto in prima persona che da familiari. Confrontando i dati relativi al triennio 2020-2023 con gli anni 2013-2016 (oggetto della precedente indagine) si osserva una diminuzione netta di episodi di corruzione, con un calo dal 2,7% delle famiglie che hanno subito almeno una richiesta di denaro, regali o altro, all’1,3% per l’ultimo triennio, anche se la presenza del Covid-19 può aver alterato una “normale” frequenza del fenomeno. Tra le famiglie che si sono rivolte alla sanità (circa 22 milioni), l’1,3% ha avuto richieste di denaro per velocizzare il servizio o ricevere assistenza; per essere agevolati nel settore dell’istruzione ha subito pressioni lo 0,7%; in ambito lavorativo ciò è capitato allo 0,8%; nell’ambito delle public utilities sono lo 0,4% le famiglie che al momento della domanda di allacci, volture o riparazioni ha avuto richieste di pagamenti per velocizzare i servizi, mentre il 2% ha avuto richieste di denaro rivolgendosi ad uffici pubblici. Nel settore della giustizia il 4,8% delle famiglie (circa 175mila su 3milioni 643mila) ha avuto una richiesta di denaro, mentre per i benefici assistenziali, la richiesta di denaro ha coinvolto il 2,7% delle famiglie (62mila su circa 2 milioni 335mila). Lo 0,4% delle famiglie che si sono rivolte alle forze dell’ordine nel corso della vita, ha avuto richieste più o meno esplicite , pari a circa 16mila su 4 milioni e 426mila.

Tema elezioni 

Un altro settore esplorato dall’indagine è quello del voto di scambio per le elezioni amministrative, politiche ed europee. In questo settore si stima che ad oltre un milione 166mila cittadini (il 2,7% della popolazione fra i 18 e gli 80 anni) siano stati offerti denaro, favori o regali per avere il loro voto alle elezioni amministrative, politiche o europee; tale quota di cittadini era pari al 3,7% nel 2015-2016. Si tratta di un fenomeno più frequente in caso di elezioni amministrative e in cui i picchi più alti sono al Sud (4,2%) e nel Centro (3,6%), sebbene sia proprio il Sud a segnalare una forte diminuzione rispetto al passato (da 6,7% a 4,2%). Per il 38,5% degli imprenditori, liberi professionisti e lavoratori in proprio (circa 2milioni e 900mila nel 2022-2023) capita di essere obbligati (sempre o spesso) a pagare per ottenere licenze e concessioni nella Pubblica Amministrazione, permessi per l’import e l’export, oppure per agevolare pratiche fiscali o velocizzare procedure giudiziarie.

L’accettabilità della corruzione

Per la prima volta, infine, è stato indagato il tema della “accettabilità della corruzione” da parte dei cittadini. È stato chiesto a persone non esposte direttamente a episodi corruttivi se ritenessero accettabili (o almeno in alcune circostanze) comportamenti legati a dinamiche simili o assimilabili a quelle corruttive. Dai dati raccolti emerge che per il 20,1% dei cittadini di 18-80 anni è accettabile che un genitore offra o accetti di pagare per trovare lavoro a un figlio (per il 7,4% è sempre accettabile, per il 12,7% solo in alcune circostanze), mentre farsi raccomandare da familiari o amici per essere assunto è ritenuto accettabile per il 15,9%. Si assesta invece al 4,5% la percentuale di cittadini che ritiene, invece, accettabile ottenere regali, favori o denaro in cambio del proprio voto alle elezioni. Il farsi raccomandare, oltre che al Centro (17,6%), la tolleranza risulta più diffusa al Nord-ovest (17,6%), riguardo il pagare per trovare lavoro a un figlio al Sud (23,4%) appare come una cosa normale.

La corruzione costa all’economia dei Paesi europei oltre 900 miliardi di euro l’anno, mentre a quella italiana almeno 237 miliardi, che corrispondono a circa il 13% del Pil, secondo una recente ricerca internazionale condotta dal centro Rand, il che ha come conseguenza il rischio di vanificare l’effetto positivo che il Piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe portare con sé.