Venerdì 10 Gennaio 2025
ANDREA ROPA
Economia

La Bce promuove i conti dell’Italia: "Spread in calo grazie alla manovra"

Francoforte conferma le attese sulla discesa dell’inflazione e i rischi per la crescita. Giù i tassi anche nel 2025

Christine Lagarde, 69 anni, francese, è presidente della Bce dal novembre 2019

Christine Lagarde, 69 anni, francese, è presidente della Bce dal novembre 2019

Un endorsement inatteso, ma forse non del tutto disinteressato. Lo si legge tra le righe del Bollettino economico della Bce, che applaude al calo dello spread italiano reso possibile dal "clima di fiducia" sulla tenuta dei conti pubblici di cui beneficiano anche Grecia, Spagna e Portogallo. Francoforte elogia la prudenza del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel mettere a punto la manovra e nello stesso tempo, pur senza dirlo, si rallegra del fatto che gli spread della ‘periferia’ europea tengano bene nonostante la fine del 2024 abbia sancito lo stop agli acquisti di debito pubblico da parte della Bce. Che nel solo mese di dicembre ha scaricato quasi sei miliardi di debito italiano, su 7,4 totali, acquistato col programma pandemico Pepp.

Il Bollettino spiega anche che, nonostante l’inflazione sia risalita al 2,4%, Francoforte resta fiduciosa in una "stabilizzazione durevole intorno all’obiettivo del 2% a medio termine", che è il principale presupposto per continuare a tagliare i tassi nel 2025.

L’altro presupposto sono i rischi per la crescita dell’area euro, che resta orientata verso il basso. Scenario sostanzialmente confermato dalle stime del World Economic Situation and Prospects 2025 dell’Onu, secondo cui il Pil dell’Italia passerà dal +0,5% del 2024 al +0,7% dell’anno in corso: una crescita modesta, zavorrata da "consumi privati e governativi moderati ed esportazioni lente".

Lo sfondo è quello che ha visto, fra settembre e dicembre, i titoli di Stato europei e americani sull’ottovolante fra instabilità dei governi in Francia e Germania e con il voto Usa. Tuttora i treasuries decennali americani volano oltre il 4,7%, smentendo l’orientamento prudente della Fed verso nuovi tagli. L’Italia, in questo clima, si è difesa bene, anche se il rendimento dei Btp resta il più alto fra i Paesi dell’area euro. Lo conferma lo spread Btp-Bund, sceso da 139 punti base d’inizio settembre ai 114 attuali, mentre quello francese è salito da meno di 70 punti agli 86 di ieri.

La Bce, nel Bollettino economico, adotta un altro parametro: lo spread rispetto ai tassi privi di rischio Ois (Overnight Index Swaps). Nota come questi spread siano aumentati per Francia e Germania, e come "gli effetti di propagazione in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo sono stati comunque limitati, grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio". Per quanto riguarda l’Italia, poi, "il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato e il tasso Ois si è ridotto di nove punti base, ampliandosi invece di quattro e sei punti base, rispettivamente, per Portogallo e Spagna".