Venerdì 21 Febbraio 2025
ANDREA ROPA
Economia

Kkr punta sulla mobilità sostenibile. Accordo per salire al 30% di Enilive

Il fondo Usa acquisisce un ulteriore 5% e porta il suo impegno a 3,5 miliardi nella società del gruppo Eni

Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive

Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive

Kkr punta sulla mobilità sostenibile e sale al 30% di Enilive. Il fondo di investimento Usa, che già dallo scorso ottobre aveva in portafoglio il 25% della società del Gruppo Eni, ha acquisito un ulteriore 5% per 587,5 milioni di euro, portando la propria partecipazione al 30%, per un impegno totale che supera i 3,5 miliardi. Il Cane a sei zampe manterrà il consolidamento e il controllo della propria società (valutata 11,75 miliardi in termini di Equity Value) dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alla fornitura di servizi – tra cui il car sharing Enjoy – e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, anche attraverso le circa 5.000 Enilive Station in Europa.

Dunque Kkr, al cui fianco ci sono co-investitori internazionali tra cui importanti fondi pensione, scommette sul potenziale di crescita di Enilive, anche per il suo "ruolo cruciale nell’abbattimento delle emissioni generate dall’uso finale dei nostri prodotti – spiega Francesco Gattei, Chief transition & financial officer di Eni – Un aspetto fondamentale per il percorso al Net zero entro il 2050. Proseguiremo nella massima valorizzazione dei nostri migliori business legati alla transizione energetica, con l’obiettivo di aumentarne il valore di mercato, renderli appetibili per importanti futuri partner industriali e finanziari e farne crescere velocemente il business a supporto del percorso di decarbonizzazione".

Kkr non è l’unico fondo interessato agli asset Eni. Secondo indiscrezioni di stampa, il Gruppo energetico italiano sarebbe pronto a far spazio ad altri investitori nel capitale di Plenitude. Tre i fondi in lizza per rilevare una quota fino al 15% nella società che si occupa dello sviluppo delle rinnovabili: due private equity statunitensi (Apollo e Ares Management), e un operatore specializzato norvegese, HitecVision, già socio di Plenitude nella joint-venture per l’eolico Vårgrønn.

Lo scorso luglio Kkr ha perfezionato l’acquisizione di NetCo, la società nella quale è stata fatta confluire la rete di telecomunicazioni di Tim, attraverso il conferimento in FiberCop. Sempre in Italia, Kkr ha investito anche in Cmc, azienda umbra di macchinari di automazione, ed è presente indirettamente (tramite Vantage Towers) in Inwit, il principale operatore nazionale delle torri per le telecomunicazioni.

Alla luce del rafforzamento di Kkr in Enilive, aumenta l’attesa del mercato per i risultati dell’ultimo trimestre 2024 e per il nuovo piano strategico 2025-2028 di Eni, che saranno sul tavolo del cda il prossimo 26 febbraio e presentati il giorno successivo alla comunità finanziaria.