Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Juventus, sì a prestito obbligazionario. E le azioni brillano in Borsa

Via libera del consiglio di amministrazione alla possibilità di emettere un bond non convertibile per un importo tra i 100 e i 200 milioni di euro

Juventus, via libera a prestito obbligazionario (Lapresse)

Milano, 12 febbraio 2019 - Il titolo della Juventus corre in Borsa italiana dopo l'ufficializzazione dell'acquisto di Ramsey e dopo il via libera del consiglio di amministrazione all'emissione in una o più tranche a un prestito obbligazionario non convertibile per un importo nominale complessivo compreso tra 100 milioni e 200 milioni di euro, con collocamento riservato a investitori qualificati. L'emissione - spiega una nota - ha lo scopo di dotare la società di risorse finanziarie per la propria attività ottimizzando la struttura e la scadenza del debito. La società informa che l'ammontare, la durata e le caratteristiche principali dell'emissione obbligazionaria verranno determinate in maniera puntuale sulla base delle opportunità offerte dal mercato. È inoltre previsto che le obbligazioni siano quotate presso un mercato regolamentato o un sistema multilaterale di negoziazione dell'Unione Europea.

FRONTE CALCIOMERCATO - "Se Pogba tornerà? No. Nel calcio non si sa mai, però è molto difficile. Gli italiani che mi piacciono? Zaniolo, Chiesa, Barella e Tonali". Allegri? "Certo che resta. Non vedo proprio un allenatore migliore". Dybala? "Resta. Dalla Juve va via solo chi vuole andare via. I nostri giocatori, lo ripeto, sono difficilmente migliorabili". Fabio Paratici, Chief Football Officier della Juventus, si è raccontato in un'intervista concessa a Walter Veltroni per la 'Gazzetta dello Sport' svelando alcuni retroscena e le prossime mosse del mercato bianconero. Inevitabile tornare sulla trattativa che ha portato a Torino Cristiano Ronaldo: "A livello economico si è ripagato da solo. Guardi i dati pubblicati dal 'Financial Times' o quelli sulla impennata nel mondo dell'immagine Juve o, ancora, quelli sul merchandising. È stato un affare, non solo dal punto di vista tecnico".