Venerdì 26 Luglio 2024
GIULIA PROSPERETTI
Economia

Johnson & Johnson investe in Italia: "Creiamo le competenze di domani"

Piano da 580 milioni in cinque anni, 125 destinati allo stabilimento di Latina. Impatto del 15% sul lavoro

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio

Supportare progetti innovativi in fase di sviluppo e nuove tecnologie di produzione, costruendo, così, le competenze per il futuro. Con questo obiettivo Johnson & Johnson Innovative Medicine ha annunciato ieri il suo impegno in Italia: un investimento di 580 milioni di euro nei prossimi cinque anni, di cui 125 milioni di euro andranno a sostenere un aumento di oltre il 25% della capacità produttiva dello stabilimento di Latina.

Un investimento con il quale – come ha sottolineato Mario Sturion, managing director di J&JIM Italia – l’azienda, fortemente radicata in Italia dal 1975 "rinnova la fiducia" nel nostro Paese e rafforza il proprio "impegno concreto per favorire e aumentare l’attrattività e la competitività del Paese, incrementando la ricerca e la produzione farmaceutica di eccellenza". L’annuncio si inserisce, infatti, all’interno di un piano strategico che ha previsto una crescita degli investimenti in Italia del 9,2% ogni anno nel periodo 2019-2023, tre volte superiore rispetto alla media del settore farmaceutico, secondo un nuovo studio di The European House - Ambrosetti. Questo si è tradotto in un incremento del 15% dell’occupazione in Italia negli ultimi cinque anni, arrivando a circa 1.400 dipendenti in tutto il Paese.

Rimane forte da parte di Johnson & Johnson il focus su Ricerca & Sviluppo. Negli ultimi cinque anni l’azienda ha investito in Italia quasi 50 milioni di euro (+11,7% ogni anno dal 2019). Nel 2023, tale attenzione di J&JIM sul fronte R&S si è tradotta nella gestione di 114 studi clinici e nella collaborazione con 993 centri di ricerca in Italia, offrendo un accesso alle cure a più di 5mila pazienti.

L’investimento di 580 milioni di euro "segna la leadership italiana nella farmaceutica in Europa" ha commentato il ministro delle Imprese e del Made In Italy, Adolfo Urso sottolineando come le grandi imprese siano un traino per le Pmi. "Il settore della farmaceutica – ha spiegato Urso – è l’esempio più eclatante di come grandi imprese e Pmi possano crescere insieme. Il settore farmaceutico è diventato un nuovo modello di crescita del Made in Italy, grazie agli imponenti investimenti in ricerca e innovazione. Questa crescita, trainata per il 60% dalle grandi multinazionali straniere, consente al tessuto produttivo locale coinvolto nella filiera – fatto di grandi imprese italiane e di un tessuto di migliaia di piccole e medie imprese innovative che cooperano ed esportano nei mercati globali – di crescere altrettanto e ne favorisce l’internazionalizzazione. Per rendere il nostro Paese attrattivo per le imprese straniere, abbiamo riformato il nostro sistema legislativo per creare un ‘fast track’ autorizzatorio per chi investe in Italia".

Il sito di Latina, asset importante della catena di approvvigionamento globale di J&J, produce più di quattro miliardi di compresse all’anno, per circa 30 prodotti diversi, e il 97% della produzione viene esportato, raggiungendo i pazienti in tutto il mondo. Il piano di investimenti consentirà un aumento della capacità produttiva di oltre il 25% grazie a iniziative volte a supportare i prodotti in fase di sviluppo e nuove tecnologie di produzione. Tra i nuovi progetti figura la Flex Line, per gestire in modo più efficiente il confezionamento di piccoli lotti di produzione e una nuova linea di produzione continua che ridurrà il tempo totale di produzione end-to-end e consentirà ai farmaci di raggiungere i pazienti più rapidamente.