Venerdì 8 Novembre 2024
FABIO LOMBARDI
Economia

Aumento Iva su assorbenti, pannolini e prodotti per prima infanzia: dal 5 al 10%. Ecco quanto ci costerà e quanto si è risparmiato davvero

La Manovra 2024 appena approvata rialza l’Imposta sul valore aggiunto. Il Codacons ha calcolato l’impatto economico sulle famiglie

Roma, 30 dicembre 2023 – L’Iva sugli assorbenti e i prodotti per la prima infanzia tornerà dal 5% al 10%. Il Governo ha infatti deciso che nella Manovra 2024 appena approvata alla Camera non venga confermata la misura, introdotta l’anno scorso dallo stesso esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che aveva ridotto l’imposta sul valore aggiunto di questi prodotti dal 10 al 5%. Una misura che graverà sui bilanci delle famiglie italiane. Ma quanto ha “fatto guadagnare” questa riduzione nel 2023?

L'impatto dell'aumento dell'Iva sulle famiglie
L'impatto dell'aumento dell'Iva sulle famiglie

Quanto ci costa l’aumento dell’Iva

A calcolarlo ci ha pensato una elaborazione del Codacons sugli effetti del taglio Iva su prodotti per infanzia e assorbenti nel 2023 e dunque, implicitamente, quanto ci costerà tornare al 10% nel 2024.

Iva sugli assorbenti

La riduzione dell`Iva sugli assorbenti femminili dal 10% al 5% nel 2023 ha determina un risparmio medio pari a circa 0,20 euro a confezione. Considerato che una donna spende in media 126 euro all`anno per il rifornimento di assorbenti, il risparmio a consumatore non supera i 6 euro annui.

Iva su biberon

I prezzi dei biberon sono estremamente diversificati a seconda della marca del prodotto e della tipologia di acquisto (online, supermercato, farmacia, negozi specializzati). Ipotizzando un costo medio pari a 8,5 euro, la riduzione dell`Iva al 5% comporta un risparmio di appena 1,19 euro a prodotto. Non certo una grande cifra che dovrà essere ora pagata nel 2024.

Iva su omogeneizzati

Una confezione da due vasetti di omogeneizzati di marca costa in media in Italia 1,99 euro. La riduzione dell`Iva al 5% comporta un risparmio di appena 0,28 euro a confezione. Considerati i consumi medi annui di omogeneizzati da parte una famiglia con un figlio, il risparmio complessivo è pari a circa 25,2 euro annui.

Iva sul latte in polvere

Un impatto maggiore avrà l’aumento dell’Iva per il latte in polvere. Il costo medio di un chilo di latte in polvere varia dai 12 ai 20 euro, per una spesa a famiglia compresa tra i 600 e gli 800 euro annui. Con la riduzione dell`Iva al 5%, il risparmio si aggira tra gli 84 e i 112 euro annui a nucleo.

Iva su pannolini

Un pannolino, a seconda della marca e della tipologia di acquisto (online, supermercato, farmacia, negozi specializzati) ha un costo medio compreso tra i 18 e i 45 centesimi di euro. Considerato un utilizzo medio di 6 pannolini al giorno da parte di una famiglia con un bambino, con l`Iva al 5% il risparmio medio sulla spesa per i pannolini è pari a circa 96 euro annui. Poco meno di 100 euro che quest’anno papà e mamme dovranno tornare a pagare.

Quanto costerà in più un bebè nel 2024

Una famiglia con un bambino piccolo che fa ancora uso di pannolini, latte in polvere e poi omogeneizzati avrà dunque un aumento di spesa di circa 250 euro all’anno.

Le critiche del Codacons

Il taglio dell`Iva dal 10% al 5% su prodotti per l`infanzia e assorbenti ha determinato risparmi minimi per i consumatori, anche a causa dei mancati controlli sui prezzi da parte del Governo. Lo afferma il Codacons, commentando la parte della manovra che prevede che latte in polvere e preparazioni per l'alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all'Iva al 10%. “La riduzione dell`Iva su assorbenti e generi per l`infanzia, oltre a non interessare l`intera platea di famiglie, non ha avuto gli effetti sperati sulle tasche dei consumatori”, spiega il Codacons. "Questo anche a causa del mancato trasferimento del taglio dell`Iva sui listini al dettaglio, con troppi commercianti che non hanno ridotto i listini al pubblico. Siamo favorevoli ad una riduzione della tassazione sui beni di prima necessità, ma questa deve essere estesa ad una platea più vasta di prodotti e accompagnata da un rigoroso controllo sui prezzi al dettaglio, per evitare che i tagli dell`Iva siano del tutto vanificati e non producano benefici reali per le tasche dei cittadini".