Italgas lancia in prima mondiale a Parigi Nimbus (nella foto), il primo contatore intelligente in grado di misurare tutti i gas, idrogeno compreso. Grande l’interesse del pubblico di Enlit, la rassegna dedicata ai temi dell’agenda energetica mondiale. "Nimbus, termine latino per indicare la nuvola – spiega l’amministratore delegato di Italgas Reti Lorenzo Dell’Orco – è una pietra miliare per Italgas, nata del 1837, e per l’intera industria del gas". I primi 10mila pezzi saranno installati entro Natale, per arrivare a 20 mila a inizio gennaio, in modo da avviare una serie di prove sul campo di 10 mesi e arrivare a 1 milione di pezzi installati entro il 2025 e circa 5,5 milioni entro il 2029.
Con Nimbus il nostro Paese non avrà solo un nuovo contatore pronto per misurare mix di gas con l’idrogeno fino al 23%, il massimo possibile oggi, ma anche "una rete di 5 milioni di sensori antisismici". L’apparecchio infatti è dotato di un sensore sismico e di uno di rilevamento della temperatura esterna, che possono consentire di interrompere l’erogazione del gas in caso di eventi tellurici e di incendi e soprattutto abilitano la condivisione dei dati con i vari enti preposti alla sicurezza del territorio. Su questo fronte Italgas sta lavorando con l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell’Università di Pavia.
"Stiamo producendo e stiamo installando i primi contatori Nimbus - ha spiegato - e il nostro piano generale è di sostituire i più vecchi contatori con tecnologia Gprs, ora obsoleti, entro il 2029". "Si tratta di oltre 5 milioni di pezzi in Italia", sottolinea Dell’Orco, e l’operazione è prevista dal piano strategico al 2029 e vale "il 50% dei circa degli 1,6 miliardi destinati alla digitalizzazione". "Nimbus – prosegue il manager – è prodotto e progettato interamente in Italia, usando solo componenti italiani, europei e dal Nord America". "È un esempio di Made in Italy, di design e innovazione e per questo abbiamo richiesto un brevetto italiano e, una volta ottenuto, richiederemo quello internazionale", aggiunge.
Nimbus è stato sottoposto a 300 test di laboratorio per essere in linea con tutti gli standard di certificazione internazionali. Una volta installato sarà sempre attivo e potrà comunicare dati e misurare i flussi di gas in aree remote e sotterranee. La batteria ha una durata garantita di "almeno 15 anni – conclude Dell’Orco – grazie a sistemi elettronici di gestione dell’energia elettrionici e assivcura oggi la maggior durata sul mercato".
Alberto Levi