Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Ita-Lufthansa, c’è l’accordo: il Mef firma e non fa sconti ai tedeschi

Il via libera arriva nella notte all’ultimo minuto utile per chiudere l'intesa. Piano inviato a Bruxelles: condizioni economiche invariate

Intesa raggiunta tra Ita e Lufthansa

Intesa raggiunta tra Ita e Lufthansa

Roma, 12 novembre 2024 – Al termine di una giornata febbrile per definire gli ultimi dettagli, arriva l’intesa che sancisce il sospirato “sì” alle nozze tra Ita e Lufthansa. Dopo un weekend di trattative serrate, il Mef e il colosso dei cieli tedesco hanno siglato all'ultimo minuto utile l'accordo sul piano finale, inviato poi a stretto giro a Bruxelles rispettando la scadenza fissata per le 23,59. Dopo la lite esplosa all'inizio della settimana scorsa per la richiesta di Francoforte di uno sconto sul prezzo che aveva fatto infuriare il Tesoro – non intenzionato a cedere a "ricatti” e a “svendere” la newco – i tedeschi hanno rinunciato alla corsa al ribasso.

Con una nota in nottata il Mef ha comunicato che “sono stati inviati alla Direzione generale della Concorrenza della Commissione europea gli accordi rientranti tra le misure correttive presentate con riferimento all'operazione di concentrazione che prevede l'ingresso di Deutsche Lufthansa nel capitale di Ita Airways, come previsto nella decisione della Commissione europea del 3 luglio 2024. Si attende con fiducia –  conclude la nota del Mef – l'approvazione definitiva della Commissione europea per procedere al closing dell'operazione. Le condizioni economiche previste non hanno subito variazioni rispetto all'accordo già siglato”

L'ultimo round di negoziati è ruotato intorno alla seconda tranche dell'investimento complessivo da 829 milioni di euro che il colosso tedesco è chiamato a versare per assumere il controllo della compagnia tricolore sorta dalle ceneri di Alitalia. Il Mef e Lufthansa nelle ultime ore hanno cercato di ripristinare la fiducia persa nei giorni scorsi: incassato il secco no italiano alla richiesta di uno sconto, i tedeschi hanno invertito la rotta per salvare un accordo strategico. Dapprima, riducendo le pretese sul prezzo e chiedendo, secondo fonti qualificate, un ribasso di meno di dieci milioni. E poi, stando alle ultime indicazioni trapelate, rinunciando a dilazionare l'acquisto del 49% di Ita (la seconda rata dell'investimento) come ipotizzato in questi giorni e alla clausola di aggiustamento del prezzo. Poco dopo le 23 il plico degli impegni (i cosiddetti remedies) per la tutela dell'equilibrio dei cieli è arrivato sul tavolo dell'antitrust Ue. Ora i tecnici della squadra antitrust si prenderanno qualche giorno per valutare il pacchetto e concedere, entro la fine di novembre, un via libera finale destinato a rappresentare uno degli ultimi atti dell'era Vestager. Subito dopo, sarà il tempo del closing con l'ingresso di Lufthansa nel board di Ita.