Roma, 5 novembre 2024 – Sembrava tutto fatto e invece no. L'accordo tra il ministero dell'Economia e il gruppo Lufthansa su Ita Airways rischia di saltare dopo quasi due anni di trattative serrate che hanno portato persino a un via libera preliminare alle nozze da parte della Commissione europea.
Lo scrive il Corriere della sera sul suo sito riportando voci su un 'litigio', "in particolare sul prezzo" avvenuto "poco prima di inviare a Bruxelles i documenti per l'ok alle nozze", ieri sera.
Il litigio nella notte
Italiani e tedeschi, secondo le fonti riportate dal Corriere, "hanno iniziato a discutere su alcune clausole contrattuali relative alla cifra da sborsare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa. A quel punto — è una delle ricostruzioni — il colosso tedesco avrebbe evidenziato che il closing, plausibilmente a fine anno, dovrebbe vedere un 'aggiustamento' della cifra relativa alla seconda tranche pari ai 603 milioni di euro perché Ita rispetto a sei mesi prima avrà perso valore".
Cosa prevedeva l’accordo
L’accordo, a questo punto in forse, prevederebbe l’ingresso della compagnia tedesca in Ita Airways con una quota pari al 41%, per un investimento da 325 milioni di euro. Successivamente Lufthansa salirebbe prima al 90, poi al 100% (entro il 2033), per un aumento di capitale riservato complessivo da 729 milioni di euro più altri 100 versati al ministero dell’Economia e delle Finanze italiano al raggiungimento di determinati risultati. L’investimento complessivo sarebbe dunque di 829 milioni.
Questioni di prezzo
Il pacchetto con il piano finale dell'alleanza Ita-Lufthansa, a quanto si apprende da fonti europee, non è stato consegnato a Bruxelles come invece era previsto per ottenere l'ultimo via libera Ue. La causa, confermano le stesse fonti, è lo stop all'accordo arrivato nella notte. I documenti, viene spiegato, erano firmati da entrambe le compagnie (italiana e tedesca) e dai vettori rivali – easyJet, Air France e Iag – che fanno parte dell'intesa sugli slot, mentre a mancare sarebbe stata l'ultima firma da parte del Mef.
Lo "sconto” chiesto da Lufthansa non sarebbe piaciuto al Mef perché è noto che l'ultimo trimestre dell'anno, nel trasporto aereo, è uno dei peggiori perché le compagnie perdono soldi. "L'Italia non svende la sua compagnia" avrebbero detto fonti di governo secondo cui c'è il rischio che salti tutta l'operazione.
Lufthansa: “Noi abbiamo firmato”
"Lufthansa aderisce all'accordo del 2023 con il ministero dell'Economia e delle Finanze italiano per acquisire una quota del 41% in Ita Airways” e “ha firmato il pacchetto di misure correttive necessarie entro la scadenza concordata”. Lo fa sapere all'Ansa Lufthansa dopo il blocco nella notte del piano finale da inviare all'Ue per l'ok alle nozze.
Bocche cucite al Mef
Il Mef non commenta, ma non smentisce neppure, le ricostruzioni, riportate sul suo sito dal 'Corriere della Sera' su un 'litigio' con Lufthansa che – in extremis – metterebbe a rischio l'accordo su Ita Airways, legato a una richiesta dei tedeschi di rivedere il prezzo della seconda tranche del closing. Lo riferiscono all'Adnkronos fonti di via XX settembre.
Ballano 10 milioni
Fonti riferiscono che ci sarebbe una distanza tra le due parti di circa 10 milioni di euro sul prezzo finale, 829 milioni di euro, dato che l'accordo iniziale avrebbe previsto una possibile rinegoziazione del costo della seconda tranche dell'operazione, in base ad una serie di parametri variabili. Il Mef però, viene riferito, avrebbe chiesto il rispetto del prezzo concordato tra le parti al momento dell'intesa siglata a maggio del 2023. Al momento Ita non commenta lo stallo della situazione. La sensazione, viene riferito, è che lo stallo possa essere superato, dato che il dialogo tra le parti starebbe proseguendo. Per l'ok alle nozze la Ue aveva chiesto una serie di accorgimenti che garantissero la concorrenza nei due scali chiave italiani, Milano Linate e Roma Fiumicino, con la cessione di una serie di slot, che potrebbero andare a beneficio di EasyJet ed Air France.