Sabato 9 Novembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Ita e Lufhansa preparano le nozze. Presentati alla Ue i nuovi impegni

Entro il 6 giugno la risposta di Bruxelles. Nel mirino le rotte a corto raggio e la posizione dominante a Linate

Ita e Lufhansa preparano le nozze. Presentati alla Ue i nuovi impegni

Ita e Lufhansa preparano le nozze. Presentati alla Ue i nuovi impegni

Lufthansa non ha ripensamenti: il matrimonio con Ita, l’ex Alitalia, s’ha da fare. E, per arrivare al fatidico sì e superare anche le ultime resistenze della Commissione Europea, ieri ha fatto arrivare a Bruxelles le sue controdeduzioni ai rilievi mossi dalla squadra Ue dell’Antitrust guidata da Margrethe Vestager. La trattativa è avvolta dal più completo riserbo. Ma ieri, fra le due parti, si respirava un sostanziale ottimismo. Dal quartier generale della Lufthansa è stata infatti diffusa una nota in cui si parla di una "soluzione globale e costruttiva" per rispondere alle preoccupazioni della Commissione sulle rotte dove l’alleanza fra le due compagnie creerebbe qualche problema per i consumatori. Il riferimento è soprattutto all’Aeroporto di Milano-Linate e sugli slot e i diritti di traffico volte dove bisogna sciogliere i nodi sulle rotte a corto raggio, in particolare sui collegamenti con Roma.

Un disegno che per il gruppo tedesco è "compatibile con la realtà economica del mercato aeronautico italiano, altamente competitivo". Proposte che ora la Commissione europea si appresta a valutare "attentamente", confermando il 6 giugno come termine ultimo – suscettibile di brevi proroghe – per il suo verdetto. In tempo, insomma, per arrivare a celebrare definitivamente il matrimonio entro la fine dell’anno.

Del resto, come ha già spiegato senza mezzi termini il presidente di Ita, Antonino Turicchi, "non c’è un piano B". Nei rilievi formulati il 25 marzo scorso, la Commissione Europea chiedeva una serie di impegni su 26 tratte a breve raggio, soprattutto tra l’Italia e l’Europa centrale – e 13 intercontinentali operate direttamente o indirettamente da Ita e Lufthansa – che presentano sovrapposizioni viste dall’Ue come sleali o dannose al mercato unico. Discorso a parte per lo scalo milanese di Linate, dove l’intesa potrebbe rafforzare la posizione dominante di Ita rendendo più difficile la vita alle rivali.

A Palazzo Berlaymont lo stato d’animo resta positivo. E per respingere le accuse di eccessiva inflessibilità, alcuni alti funzionari Ue ricordano il tortuoso caso della recente fusione tra Korean Air Lines e Asiana Airlines, terminato con l’approvazione Ue pur con alcune concessioni e adeguamenti richiesti ai due vettori asiatici per scongiurare il monopolio. Dall’altra parte, l’operazione Ita potrebbe allo stesso colosso di Francoforte a mantenere salde le sue prospettive di bilancio.

Gravata dai costi degli scioperi al suo interno e nei principali aeroporti e da un’offerta più lenta, Lufthansa si è infatti vista costretta a rivedere al ribasso il proprio obiettivo per gli utili del 2024: l’utile operativo rettificato scenderà a 2,2 miliardi di euro, in calo rispetto alla precedente previsione di raggiungere il livello del 2023 di quasi 2,7 miliardi di euro. Stime a cui si affianca un’espansione della capacità, per migliorare la puntualità, che sarà inferiore rispetto a quanto originariamente pianificato.