Sarà un vero e proprio portafoglio, ideato per contenere i nostri principali documenti, dalla tessera sanitaria a quella elettorale, fino alla patente di guida.
La novità, però, è che si tratterà di uno strumento digitale, dunque a misura di smartphone: parliamo dell’It Wallet, il portafoglio digitale italiano, che si inserisce nel progetto europeo ‘European digital identity wallet’.
Il governo è infatti pronto ad avviare l’iter per il riordino dell’identità digitale, come dichiarato in un documento sottoscritto il 6 luglio scorso, al termine della riunione del Comitato interministeriale per la transizione digitale, presieduta dal sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.
Il portafoglio digitale: cos’è e come funzionerà
Accederemo al portafoglio digitale tramite l’app IO, attualmente utilizzata per interfacciarsi ‘virtualmente’ con circa 13mila enti della pubblica amministrazione. All’app IO, a sua volta, potremo accedere con due modalità: la carta d’identità elettronica (Cie), almeno di livello 2, oppure lo Spid, sempre di livello 2 (oltre a nome utente e alla password, occorre il codice temporaneo di accesso Otp).
Se alcuni servizi, come quelli bancari, richiederanno un maggiore livello di sicurezza, è previsto un ulteriore filtro. In sostanza, per i servizi che trattano dati estremamente sensibili o riservati, l’It Wallet richiederà un ulteriore passaggio con la più sicura carta d’identità elettronica di livello 3 (in questo caso, sarà necessario avere uno smartphone dotato di tecnologia Nfc per la ‘lettura’ della carta d’identità elettronica, che resta comunque un supporto fisico, dunque più sicuro). L’obiettivo è, infatti, gestire tramite It Wallet anche servizi privati, come quelli bancari, per rendere possibili i pagamenti via smartphone.
Il cronoprogramma contenuto nel documento del 6 luglio
Il Dipartimento per la trasformazione digitale, che fa capo alla presidenza del Consiglio, lavora all’It Wallet già da mesi e prevede di rilasciare alcune versioni di test entro il 31 dicembre 2023, in vista del lancio per tutti gli utenti nella prima metà del 2024. Gli sviluppi tecnici sono tuttavia subordinati all’approvazione di una norma chiave, che il Dipartimento prevede di emanare entro il mese di luglio, e dei decreti attuativi successivi.
La norma allo studio dovrebbe istituire il ‘portafoglio pubblico italiano di identità digitale’, con previsione di diritti speciali per le società pubbliche coinvolte (al momento, PagoPa, Sogei e l’Istituto poligrafico e zecca dello stato) e con delega a successivi provvedimenti attuativi per la definizione di standard tecnologici, modalità di funzionamento, sostenibilità economica del progetto e regole per l’accreditamento dei fornitori privati. Se il cronoprogramma sarà rispettato, il Dipartimento prevede il rilascio della versione pubblica di It Wallet in netto anticipo anche sui tempi dettati dall’Unione europea, che ha fissato il rilascio del portafoglio europeo al 2026.