Roma, 16 dicembre 2023 – Il governo, almeno nelle intenzioni, non ha abbandonato l’idea di un “avvicinamento progressivo” alla flat tax con una diminuzione delle aliquote Irpef. Lo ha svelato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo dal palco di Atreju.
Già il Governo Meloni ha ridotto a tre le fasce Irpef per il 2024, tagliandone sostanzialmente una rispetto al passato.
La aliquote Irpef per il 2024
Nel 2024 i redditi saranno tassati in base a tre scaglioni:
- redditi fino a 28mila euro: aliquota del 23%
- redditi tra i 28mila e i 50mila euro: aliquota del 35%
- redditi superiori ai 50mila euro: aliquota del 43%.
L’idea per il futuro
Secondo quanto riferito da Leo il Governo avrebbe in mente di ridurre a due le aliquote Irpef. Ecco come:
- redditi fino a 28mila euro aliquota del 23%
- redditi sopra 28mila euro aliquota del 35%
La flat tax
L’idea della flat tax (letteralmente tassa piatta) è cara alla Lega di Salvini che ne ha fatto una bandiera nel corso dell’ultima campagna elettorale. In sostanza si tratta di applicare una tassazione sui redditi uguale a tutti indipendentemente dal reddito, a differenza dell’attuale sistema progressivo che prevede che “chi più guadagna. più paga”.
Le parole di Leo ad Atreju
Sull'Irpef “non è pensabile che resti un meccanismo a tre aliquote, perché il contribuente che guadagna 50mila euro non è ricco, paga il 43% e se ci mettiamo le addizionali supera il 50%, quindi ha senso creare un meccanismo di tassazione a due aliquote, un 23% sino a un certo tetto, 28mila euro, poi da 28mila passare al 35% ma non andare oltre perché altrimenti le classi medie vengono penalizzate”. Lo ha detto il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ad Atreju. “Il sistema ideale a cui pensiamo è a due aliquote, poi vedremo se si arriverà, se si potrà arrivare, alla flat tax, ma un sistema razionale a due aliquote è quello che che stimolerà crescita e occupazione. Questa è la nostra filosofia”, ha aggiunto.