Giovedì 19 Dicembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Integratori alimentari, in dieci anni vendite da record in Italia

Le vendite sono aumentate del 60% e l’industria italiana del settore è passata a fatturare da 1,8 a 3,5 miliardi di euro

Integratori alimentari

Roma, 28 settembre 2023 – Lo cerchiamo costantemente e compulsivamente, fino a farlo diventare un vero e proprio leitmotiv delle nostre giornate: parliamo del benessere, fisico e mentale.

L'agognato 'wellness’, per usare un termine di moda: pur di raggiungerlo e mantenerlo nel tempo, gli italiani sono disposti a spendere sempre di più, soprattutto se si guarda alla voce ‘integratori alimentari’.

È quanto emerge da un report elaborato da ‘Integratori & salute’ (associazione che rappresenta il comparto degli integratori alimentari in Italia) su dati Newline riferiti al canale ‘farmacia’: negli ultimi 10 anni, le vendite in volume degli integratori sono balzate almeno del +60%, passando da 125 milioni di confezioni nel 2013 agli oltre 200 milioni nel 2023. Nello stesso arco di tempo, il fatturato dell’industria degli integratori italiani è quasi raddoppiato, passando da 1,8 miliardi di euro ai 3,5 miliardi di euro registrati oggi.

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Probiotici, sali minerali e vitamine le categorie più gettonate

Tra le categorie di integratori più richieste, al primo posto troviamo i probiotici (integratori contenenti microrganismi vivi, utili per il buon funzionamento dell’intestino): questi prodotti si confermano - anche rispetto a 10 anni fa - come la tipologia più apprezzata, con 26,5 milioni di confezioni vendute (+40% rispetto al 2013). Seguono i sali minerali (un classico tipicamente estivo, potassio e magnesio), con 14 milioni di confezioni, e le vitamine che, con 13,1 milioni di confezioni, sono il prodotto che ha compiuto il passo in avanti più marcato (+157% in 10 anni) tra le principali categorie. Completano la ‘top five’ degli integratori più venduti i prodotti per la tosse, con 11,8 milioni di confezioni (+188%), e i lassativi, con 11,3 milioni di confezioni (+22%). Chi sale e chi scende: su antiacidi e antireflusso, giù prodotti per il controllo del peso Dal 2013 ad oggi, gli integratori che sono cresciuti maggiormente sono quelli pensati per contrastare acidità di stomaco e reflusso gastrico (+205%), i prodotti per la tosse, (+180%), quelli per diminuire l’insonnia e aiutare il rilassamento (+155%), le vitamine (+157%) e, complice la pandemia, gli integratori per le funzioni immunitarie (+ 144%). Parallelamente, alcuni integratori hanno avuto una sorprendente flessione rispetto al 2013: basti pensare a quelli per il controllo del peso, con ‘soli’ 1,5 milioni di confezioni (-38%), e agli antiossidanti, con 2,5 milioni di confezioni (-9%).

La crescita esponenziale della vendita diretta

I dati che riguardano la vendita diretta degli integratori ne confermano la strepitosa performance. Secondo Avedisco - associazione che rappresenta le più importanti realtà industriali e commerciali, italiane ed estere, che utilizzano questo canale per la distribuzione dei loro prodotti e servizi – il fatturato degli integratori alimentari per le aziende associate è passato negli ultimi dieci anni da 153 milioni di euro a 366 milioni di euro e ha visto raddoppiare il numero delle aziende che operano in quest’ambito. L’incremento riguarda anche il numero degli incaricati alla vendita di questo genere di prodotti (con una percentuale femminile in aumento dal 66% al 72% sul numero totale di occupati nel settore).

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Otto italiani su dieci sanno cos’è un integratore alimentare

La maggior centralità assunta dagli integratori nella quotidianità degli italiani va di pari passo, secondo gli studi, con un consumo più consapevole. Lo conferma un’indagine condotta recentemente dal Future Concept Lab, secondo cui circa 8 italiani su 10 (77,7%) hanno una percezione degli integratori alimentari assai vicina alla realtà. Lungi dalla convinzione (profondamente errata) che possano sostituire le medicine, questi preparati sono stati definiti spontaneamente soprattutto come ‘un aiuto a colmare le carenze dell’organismo’, ‘un supporto utile a rafforzare l’abitudine a mangiare sano e a fare movimento’ e, infine, come prodotto ‘ideale per raggiungere un benessere complessivo in ogni fase della vita’.