DI PARI PASSO con l’aumento della digitalizzazione cresce il rischio di subire attacchi informatici. Sono sempre più numerose le famiglie italiane che, ad esempio, utilizzano i propri computer, tablet o smartphone per eseguire pagamenti digitali, consultare il proprio conto corrente, investire, gestire prestiti e mutui, o magari sottoscrivere una polizza assicurativa. Ma per evitare di cadere vittime di frodi online basta giusto quel pizzico di consapevolezza in più che consente di utilizzare canali e strumenti digitali in modo ‘informato e sicuro’. È questo l’obiettivo della campagna "I Navigati – Informati e Sicuri" che comprende, oltre a spot radiofonici e televisivi, una miniserie di otto puntate dedicate alle minacce informatiche più frequenti, che sarà on air fino alla fine dell’anno, e un sito internet creato ad hoc per l’iniziativa: www.inavigati.it. Questa campagna informativa e di sensibilizzazione si rivolge a un pubblico formato dai clienti del settore bancario, finanziario e assicurativo, ma, più in generale, a tutte quelle persone che navigano su Internet per acquistare online prodotti e servizi.
L’iniziativa è promossa da CERTFin insieme con Banca d’Italia, ABI, Ivass, Banca Mediolanum, Banca Popolare del Lazio, Banca Sella, BPER Banca, Gruppo Cassa Centrale, Cassa di Ravenna, Credem, Generali, Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, ING, Intesa Sanpaolo e UniCredit. "La campagna ‘I Navigati – Informati e Sicuri’ conferma l’impegno costante del mondo bancario, finanziario e assicurativo per la sicurezza informatica – commenta Giovanni Sabatini, direttore generale dell’ABI –. Lo sforzo sinergico, tanto delle banche che delle istituzioni, trova conferma anche nelle iniziative volte a supportare gli operatori del settore finanziario e negli investimenti dedicati. Nel 2020 gli investimenti delle banche in ICT hanno superato i 4,5 miliardi di euro, rendendo così i servizi digitali ancora più efficienti e sicuri. Tuttavia la sicurezza passa attraverso l’utilizzo consapevole degli strumenti e la collaborazione con i clienti. Grazie all’informazione anche il web diventa un luogo familiare in cui si può navigare sicuri".
Secondo i più recenti dati disponibili, contenuti nel decimo rapporto annuale di ABI Lab, sono in continua crescita gli italiani che scelgono di utilizzare i canali digitali per effettuare pagamenti, operazioni e investimenti, soprattutto via mobile e home banking grazie alle applicazioni messe a punto. Nel 2020 i clienti attivi su mobile banking sono aumentati del 15 per cento, le operazioni dispositive fatte su questo canale sono più che raddoppiate, evidenziando un aumento del 56 per cento, e, tra queste, i bonifici e i giroconti sono cresciuti del 72 per cento. Sul sito web dedicato all’iniziativa sono già disponibili i primi cinque episodi della miniserie, che ha come protagonista, appunto i ‘Navigati’: una famiglia come tante in Italia, ma i cui componenti sono esperti in sicurezza informatica perché si sono informati e hanno imparato quali siano i comportamenti virtuosi da adottare per districarsi tra le possibili insidie del web. In ogni puntata viene descritta una scena di vita quotidiana che ha come protagonista un componente della famiglia e che diventa l’occasione per mettere a fuoco una delle minacce più frequenti: smishing, social network, social engineering, sim swap, acquisti online, money muling, download pericolosi, ghost broking.
Piccoli accorgimenti per essere più sicuri, quando si effettuano operazioni, acquisti, o pagamenti online, sono l’utilizzo di password diverse e sufficientemente lunghe, che contengano caratteri alfanumerici e speciali, il costante aggiornamento del proprio antivirus e l’accesso a Internet evitando reti pubbliche e aperte. Ma il pericolo di truffe può arrivare anche da messaggi di posta elettronica, quindi per evitare raggiri è opportuno anche verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire eventuali link o allegati alla mail e limitare la diffusione delle proprie informazioni personali online. Nel caso in cui si ricevano invece telefonate sospette è sempre opportuno confrontare con i contatti ufficiali della propria banca il numero di telefono che ci ha chiamato. In qualsiasi caso non ci si deve mai fidare nei casi in cui vengano chiesti estremi bancari o altri dati riservati e, se si ritiene di essere vittime di una truffa, contattare immediatamente la propria banca.