Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Inflazione, ad aprile sale all’8,2%, più bassa della stima. Ma Codacons: stangata da 2.398 euro a famiglia

La corsa dei prezzi rivista al ribasso rispetto all’8,3%. L’associazione dei consumatori: la città in cima alla classifica si conferma Genova

Inflazione, Istat: ad aprile è salita all'8,2%

Roma, 16 maggio 2023 – Inflazione oggi: il dato tendenziale dell’8,2% è in decisa accelerazione rispetto al +7,6% del mese precedente, ma più basso della stima preliminare pari a +8,3%.

Inflazione, Istat: ad aprile è salita all'8,2%
Inflazione, Istat: ad aprile è salita all'8,2%

Inflazione aprile 2023

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’8,2% su base annua, da +7,6% nel mese precedente; la stima preliminare era +8,3%. Lo rileva l’Istat precisando che la fase di rientro dell’inflazione si interrompe, principalmente a causa di una nuova accelerazione della dinamica tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati. Frenano invece i prezzi dei prodotti alimentari lavorati e non non lavorati.

I calcoli di Codacons

Il Codacons ha calcolato una stangata media di 2.398 euro annui a famiglia. “I dati definitivi dell’Istat sull’inflazione – osserva l’associazione - confermano purtroppo tutti gli allarmi lanciati dal Codacons nelle ultime settimane circa il rialzo dei prezzi al dettaglio in numerosissimi comparti”. “La frenata dell’inflazione registrata negli ultimi due mesi - commenta il presidente Carlo Rienzi - si è rivelata una ‘illusione ottica’ dovuta al ribasso delle bollette di luce e gas e, una volta terminato l’effetto calmierante dei beni energetici, il tasso è tornato a salire in modo preoccupante. L’inflazione all’8,2% equivale ad una maggiore spesa pari a +2.398 euro annui per la famiglia ‘tipo’ che sale a +3.106 euro per un nucleo con due figli, stangata causata dalla crescita ancora a ritmi sostenuti di voci come gli alimentari e il carrello della spesa, comparti che segnano rispettivamente +12,1% e +11,6% su base annua, mentre i prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnano un +7,9%”.

L’inflazione da città a città

“Fortissime poi le differenze territoriali sul fronte dei prezzi al dettaglio. Il Codacons - si legge nella nota - sulla base dei dati provinciali diffusi oggi dall’Istat (comuni sopra i 150mila abitanti), ha elaborato la classifica delle città dove l’inflazione cresce di più ad aprile, e le relative ricadute di spesa sulle famiglie in base ai consumi medi dei cittadini residenti. Genova ancora una volta è la città dove l’inflazione cresce di più, con un tasso del 9,7%, fanalino di coda Potenza, dove i prezzi aumentano solo del 5,8% su base annua. A Milano le ricadute più pesanti, con la famiglia ‘tipo’ che a causa dell’inflazione al 9% spende 2.443 euro in più su base annua”.