Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

L'inflazione pesa sulle intenzioni di acquisto degli italiani. I dati aggiornati

Secondo l'Osservatorio Findomestic, la fine dell'effetto Superbonus fa crollare le spese per la casa, con le ristrutturazioni in calo del 20%

In calo del 7% l'acquisto di auto nuove

Roma, 17 maggio 2023 – Come vanno i consumi in Italia? Non troppo bene. I rialzi dei tassi decisi dalla Banca centrale europea e un’inflazione ancora elevata pesano infatti sui portafogli, e quindi sulle abitudini di consumo, delle famiglie italiane. Dopo quattro mesi di crescita consecutiva, le intenzioni di acquisto a tre mesi tornano così ai livelli di inizio anno e segnano un calo dell’8,4% rispetto ad aprile.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio Findomestic di maggio realizzata in collaborazione con Eumetra, è però il comparto “casa” a trascinare verso il basso le medie. Già, perché con la stretta varata dal governo al Superbonus, il maxi incentivo del 110% per le ristrutturazioni edilizie, il comparto inizia a frenare. E così, sfiorano una flessione del 20% (-19,4%) le intenzioni di ristrutturare casa, calano dell’11,8% quelle per gli impianti di isolamento termico e del 9,2% quelle per le caldaie a condensazione o biomassa. In forte diminuzione anche i mobili (-12,7%) che, tuttavia, si confermano su livelli superiori alla media degli ultimi 12 mesi. In controtendenza soltanto gli impianti fotovoltaici (+11,9%) e gli infissi (+4,4%).

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“I primi mesi del 2023 sono stati contraddistinti da una ripresa della propensione al consumo” sottolinea Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic, “che ha trovato riscontro negli effettivi acquisti di beni durevoli, in crescita ma ancora frenati da un contesto che resta di forte preoccupazione. Il fenomeno dell’inflazione rimane la prima preoccupazione nel Paese (6 risposte su 10 nella nostra rilevazione) e continua ad influenzare i comportamenti di spesa che restano improntati alla prudenza. Non a caso, con i redditi che crescono meno dei prezzi dei beni di consumo, al secondo posto tra le preoccupazioni più avvertite (39% di preferenze) troviamo quella relativa al progressivo calo del potere d’acquisto familiare”.

Ma se il settore casa soffre della fine dell’effetto Superbonus, anche gli altri comparti registrano dei cali. Ad esempio, le auto nuove cedono il 7% (tengono meglio quelle elettriche a -1,4%) e quelle usate l’11%. I motoveicoli, invece, un mercato in forte crescita dal 2021 ad oggi, fanno rilevare ancora intenzioni d’acquisto in positivo: +8,6%. Torna a sorridere il settore della tecnologia dopo il calo generalizzato della propensione all’acquisto (e delle vendite) registrato nel primo trimestre dell’anno. L’intenzione di dotarsi di un tablet raggiunge i livelli massimi da un anno a questa parte (+15,8% nell’ultimo mese). Lo stesso vale per le fotocamere (+18,8%) e la telefonia (+11,1%). Anche le tv, come rileva l’Osservatorio Findomestic di maggio, guadagnano il 6,3%, mentre le intenzioni d’acquisto di computer rimangono stabili.

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Andamenti contrapposti per i due segmenti degli elettrodomestici con quelli piccoli in flessione del 6,3% e quelli grandi in crescita del 10,4%. L’arrivo della bella stagione sembra non offrire un ulteriore impulso agli acquisti delle attrezzature per lo sport e “fai da te”, che rimangono sostanzialmente stabili (in lieve calo dell’1,4% il “fai da te”), su livelli comunque elevati e superiori ad un anno fa. Piccolo ridimensionamento per le intenzioni di acquistare le biciclette elettriche (-4,3%) dopo 3 mesi di crescita consecutiva. Per l’estate in molti hanno già organizzato e acquistato il proprio “pacchetto vacanze”: nella rilevazione condotta a fine aprile, infatti, le intenzioni d’acquisto di viaggi arrestano la propria ascesa (-2,9%).