Mercoledì 13 Novembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Inflazione in ritirata: dalle bollette alla spesa, ecco dove risparmieremo. Le previsioni

Primi segnali di un rallentamento dei prezzi, anche se per gli esperti il 2023 sarà un anno di transizione

Caro bollette

Caro bollette

Roma, 6 gennaio 2023 - Il primo segnale è arrivato con il nuovo anno. Dopo mesi e mesi di inflazione in salita, finalmente i prezzi hanno ingranato la retromarcia. Certo, siamo sempre a livelli record, l’aumento medio è stato dell’8,1%, un numero che non si vedeva dal 1985. Ed è anche vero che, secondo gli esperti, avremo un calo più ordinato dei prezzi solo fra il 2024 e il 2025. Quest’anno, insomma, sarà di transizione. Non abbiamo la sfera di cristallo ed è ovviamente impossibile prevedere con precisione assoluta quello che succederà nei prossimi mesi. Ma si può almeno tracciare qualche linea di tendenza, per capire quali beni o servizi registreranno variazioni al ribasso.

Gas e luce

Nel 2022 sono stati proprio i costi dell’energia a trainare l’inflazione. L’incremento su base annua ha sfiorato il 70%. E nel mese di dicembre, ad esempio, le bollette del gas sono aumentate di un altro 23%. Ma il tetto al prezzo del gas deciso dall’Europa e l’inverno più mite degli ultimi vent’anni, hanno fatto crollare le quotazioni sui mercati. Così anche l’Arera, l’authority che vigila sull’energia, ha annunciato che sicuramente ci sarà un ribasso delle bollette nella seconda metà dell’anno. Ma, fra gennaio è giugno, i prezzi saranno stabili, con qualche piccola variazione al ribasso.

Benzina

Sull'impennata delle quotazioni degli ultimi giorni ha influito lo stop al taglio delle accise deciso dal governo. Ma, dopo aver toccato il picco di 2 euro, è probabile che le quotazioni torneranno su livelli più bassi. Per effetto, anche qui, del calo della domanda di petrolio dovuto alla generale frenata dell’economia.

Il carrello della spesa

I primi segnali di un raffreddamento dei prezzi per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, si sono già registrati a dicembre. È probabile che il trend ribassista possa continuare fra febbraio e marzo, per effetto sia del calo della domanda sia della riduzione dei costi per l’energia.

Abbigliamento e automobili

Abbigliamento e automobili sono due settori nei quali il trend italiano è in linea con quello europeo e dove la componente energia ha giocato un ruolo fondamentale sugli aumenti registrati negli ultimi mesi. Proprio questo fattore, secondo gli esperti di statistica, potrebbe giocare a favore di un calo o, per lo meno, di un assestamento degli attuali livelli, nei prossimi mesi.