Martedì 2 Luglio 2024

Inflazione in Italia stabile a giugno. Frena il carrello della spesa

Secondo l’Istat continua comunque a pesare l’aumento dei prezzi dei beni energetici, mentre scendono quelli alimentari

Istat: "A giugno l'inflazione rimane stabile"

Istat: "A giugno l'inflazione rimane stabile"

Roma, 28 giugno 2024 – Secondo le stime preliminari dell’Istat nel mese di giugno l’inflazione è rimasta stabile. L’aumento mensile registrato è dello 0,1%, mentre quello su base annua è stato dello 0,8%. Anche l’inflazione di fondo rimane stabile continuando a far segnare un + 2,0%. Nella nota si legge: “L'andamento dei prezzi dei beni riflette, in primo luogo, quello dei prezzi dei beni energetici, che mostrano un profilo tendenziale in netta risalita, pur restando su valori negativi (da -11,6% a -8,6%; -0,7% sul mese).

La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni, pur restando negativa, registra una leggera risalita (da -0,9% a -0,6%) mentre quella dei servizi è in lieve decelerazione (da +2,9% a +2,8%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si porta quindi a 3,4 punti percentuali (dai +3,8 di maggio). Prosegue anche a giugno la fase di rallentamento del tasso di crescita su base annua dei prezzi del 'carrello della spesa' (+1,4% da +1,8%).

Andamenti contrapposti

Nel dettaglio, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica questa stabilizzazione è dovuta soprattutto al venir meno delle tensioni nei prezzi dei beni alimentari non lavorati che hanno compensato i costanti aumenti del settore energetico. 

In questo periodo di stabilità l’Istat segnala una serie di andamenti contrapposti con rallentamenti e accelerazioni nella crescita dei prezzi. Continua il calo del tasso di crescita annuo dei prezzi del cosiddetto ‘carrello della spesa’ e quindi risultano in rallentamento i prezzi dei beni alimentari non lavorati (scesi da un +2,2% a un +0,4%), quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,3% a +4,0%). Prosegue deciso il netto calo del prezzo dei beni durevoli: se precedentemente hanno fatto segnare un -0,7%, questo dato è ora passato a un -1,1%. 

Al contrario la flessione del prezzo dei beni energetici non regolamentati è decisamente rallentata: da un -13,5% a un -10,3%, mentre accelerano quelli regolamentati (da +1,8% a +2,2%). In definitiva, l’inflazione di fondo è rimasta stabile e quella relativa ai soli beni energetici è anche in lieve decelerazione (da +2,0% a +1,9%). Crescono anche i costi dei servizi relativi ai trasporti (+0,8%). Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica questa stabilizzazione è dovuta soprattutto al sopracitato venir meno delle tensioni nei prezzi dei beni alimentari non lavorati che hanno compensato i costanti aumenti del settore energetico.