Berlino, 28 ottobre 2021 - Nuovo record per l'inflazione in Germania che, a ottobre, ha toccato il 4,5% rispetto, raggiungendo un picco mai toccato negli ultimi 28 anni. È quanto ha segnalato l'istituto di statistica federale di Wiesbaden. Un dato del genere era stato registrato l'ultima volta nell'ottobre del 1993. A settembre era stato registrato un tasso del 4,1%. L'aumento è stato quindi di 0,4 punti trainato da un aumento dei costi energetici del 18,6% in un anno, secondo i dati dell'istituto di statistica Destatis. Su base mensile il tasso di inflazione si attesta allo 0,5%.
Inflazione: in Germania nuovo record. Ecco le conseguenze per l'Europa
Questi dati giungono proprio nel giorno in cui la Bce, a dispetto delle continue accelerazioni inflazionistiche, ha mantenuto lo status quo fortemente espansivo della politica monetaria per l'area euro. L'istituzione ha confermato a 1.850 miliardi di euro la dotazione del piano di acquisti anticrisi Covid "Pepp", la cui scadenza resta fissata a "almeno sino alla fine di marzo 2022" e "finché non riterrà conclusa la fase critica legata al Coronavirus".
Di inflazione nella zona euro ha parlato la presidente della Bce, Christine Lagarde al termine del consiglio dirtettivo: "L'economia dell'area euro continua a crescere con forza" anche se le strozzature all'offerta sui mercati globali rappresentano un fattore di rallentamento: in ogni caso l'inflazione, attesa in ulteriore rialzo nei prossimi mesi, "nelle attese della Bce scenderà nel corso del 2022". In particolare Lagarde ha specificato: "Nell'Eurozona l'inflazione ha toccato il 3,2% a settembre e ci aspettiamo un aumento ulteriore quest'anno, ma prevediamo un calo nel corso del 2022".
Lagarde ha accennato anche ai tassi di interesse, le condizioni per un rialzo dei quali non sembrano esserci "nel prossimo futuro". Lo ha detto Lagarde sempre al termine del consiglio direttivo. Di fronte all'osservazione che i mercati anticipano un "liftoff" dei tassi già a fine 2022, Lagarde ha detto che "le condizioni per un rialzo dei tassi non hanno probabilità di verificarsi nella tempistica attesa dai mercati".